Si avvicina l’ora X. Per domattina Eduardo Indaco ha convocato la conferenza dei capigruppo in vista del civico consesso che si terrà al massimo entro il prossimo 8 aprile. E’ questo l’ultimo giorno utile per lo svolgimento del consiglio comunale per discutere dell’ormai famosa revoca della delibera di nomina del presidente dell’assemblea. La richiesta di inserire il punto “caldo” all’ordine del giorno per far fuori Indaco è stata votata e approvata nell’ultima seduta consiliare dai nove esponenti della maggioranza: Andrea Villano, Eleonora Misso, Gennaro Della Porta, Raffaele Elveri, Francesco Ragozzino, Antonio Russo, Massimo Russo, Arturo Vislino e Alfonso Di Giorgio. Proprio quest’ultimo sembra il prescelto, essendo fedelissimo del sindaco Giuseppe Mozzillo, a scalzare Indaco per prenderne il suo posto. Ma il primo cittadino potrebbe fare qualche colpo a sorpresa. Si vocifera che potrebbe puntare sulla Misso, appena entrata in assise, per indicare un presidente donna per dare un segnale di novità. Nella conferenza dei capogruppo di domani si discuterà anche di altri eventuali argomenti da inserire all’odg del consiglio. Nell’ultima seduta fu rinviato il punto riguardante la nomina del vicepresidente del civico consesso in quanto legato a doppio filo al “caso” Indaco. Ma la madre di tutte le battaglie resta la poltrona di presidente del consiglio. La maggioranza vuole disfarsi una volta e per tutte di Indaco. L’attuale presidente continua a considerare illegittima la posizione di Mozzillo e company. E proprio questo è il nodo da sciogliere: finora Indaco ha sempre respinto la richiesta di inserire all’odg la revoca, adesso la accoglierà? Per coerenza dovrebbe respingerla di nuovo. E quindi rifiutarsi di portare l’argomento al vaglio del prossimo consiglio. In tal caso quali saranno le contromosse della maggioranza? Al momento è difficile prevedere scenari certi. Non ci sono dubbi invece sul fatto che la guerra tra Indaco e il team Mozzillo proseguirà fino alla morte politico-istituzionale di una delle parti. E continuerà ad essere senza esclusione di colpi. Bassi.

Mario De Michele

 

 

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