Infuocata assemblea nel circolo del Partito democratico di Marcianise dove Antonello Velardi, candidato in pectore alla carica di sindaco di Marcianise, ha incontrato gli iscritti democratici al termine di una settimana convulsa in cui non sono mancati momenti di forte tensione tra quanti sostengono la necessità di ricorrere alle elezioni primarie. Tra questi l’ex segretario provinciale Dario Abbate e i suoi sostenitori che, dopo la scelta del commissario provinciale Mirabelli, di ricorrere a una candidatura esterna al partito hanno deciso di inviare un ricorso d’urgenza alla commissione provinciale di garanzia, presieduta dalla senatrice Rosaria Capacchione. Velardi ha illustrato ai presenti il suo progetto per Marcianise che necessita di una radicale rifondazione sia sociale che culturale. Velardi è ottimista e ritiene che Marcianise abbia le potenzialità e le capacità per voltare pagina. Ma al di là dell’intervento del caporedattore centrale de Il Mattino il dibattito è stato tesissimo. Si sono scontrati, ancora una volta, i sostenitori delle primarie e quelli pro candidato esterno della società civile. Da un lato il segretario Raucci, Filippo Fecondo dall’altro Abbate e co. in una scazzottata dialettica senza esclusione di colpi e con un tifo da stadio. In questo clima è impensabile insistere su Velardi che dimostra di essere un candidato sempre più divisivo.

 

 

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