E’ durato circa tre ore nel carcere di Poggioreale a Napoli, l’interrogatorio di garanzia di Biagio Di Muro, ex sindaco di Santa Maria Capua Vetere, arrestato ieri nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Napoli su presunte tangenti ed infiltrazioni del clan dei Casalesi nell’appalto per la ristrutturazione di Palazzo Teti Maffuccini. Di Muro ha respinto l’accusa di aver intascato una tangente ma avrebbe confermato di cercare di smuovere i lavori al palazzo Teti per una questione politica dato che la minoranza consiliare lo incalzava. Nell’ambito della stessa inchiesta è indagato Stefano Graziano, presidente del Pd della Campania (autosospesosi ieri dall’incarico) e consigliere regionale L’ex sindaco, assistito dall’avvocato Giuseppe Stellato ha risposto alle contestazioni, davanti al gip Anna Laura Alfano, contenute nell’ordinanza di custodia eseguita ieri da carabinieri e guardia di finanza. All’interrogatorio hanno partecipato anche i sostituti della Dda di Napoli titolari dell’indagine.