Basta una doppietta di Higuain al Napoli per rispondere subito alla Roma e riprendersi il secondo posto in classifica appena un paio d’ore dopo che i giallorossi glielo avevano soffiato con la vittoria di Marassi sul Genoa. Il duello, che sta rendendo particolarmente infuocato il finale di campionato, prosegue dunque in attesa della prossima puntata, domenica prossima, quando la Roma ospiterà il Chievo e gli azzurri saranno impegnati a Torino con la squadra di Ventura. Il risultato non è praticamente mai in discussione, se non in maniera teorica negli ultimi cinque minuti di gioco, dopo che un autogol di Albiol aveva riaperto la gara. Il Napoli nel primo tempo sembra aver perduto la fluidità di manovra. Le azioni dei partenopei sono lente ed involute. I centrocampisti azzurri si affidano quasi sempre ai passaggi in profondità che scavalcano la linea difensiva. Nella prima frazione di gioco questo movimento viene effettuato in maniera precisa una sola volta, quando Hamsik piazza il pallone in diagonale davanti alla porta, dando la possibilità ad Higuain di avventarsi e trafiggere Sportiello. L’Atalanta, però, non si arrende, non è remissiva. Anzi sono proprio i bergamaschi a tenere maggiormente sotto pressione la retroguardia azzurra. Reina, per la verità, con corre grandi pericoli, ma la squadra di Reja dà spesso l’impressione di essere in grado di creare qualcosa di importante nell’area di rigore avversaria. Nella ripresa gli azzurri sono più aggressivi e mettono decisamente sotto pressione la retroguardia bergamasca. La manovra dei padroni di casa fluisce con rapidità. Insigne, che nella prima fase era stato abulico ed impreciso, sale in cattedra e crea pericoli in continuazione. In questa fase l’ Atalanta non riesce praticamente mai a mettere la testa fuori dalla propria metà campo. Sportiello è costretto a fare il fenomeno per impedire agli azzurri di andare in gol. Ci provano Mertens, subentrato ad Insigne, e Gabbbiadini, ma il portiere dell’Atalanta è davvero insuperabile. L’incidente di percorso che capita a cinque minuti dalla fine (lo sciagurato autogol di Albiol) mette un po’ di pepe al finale della gara. Ma l’Atalanta non ha la forza di stringere d’assedio l’area di rigore di Reina e sono anzi gli azzurri, proprio nel finale, ad avvicinarsi ancora una volta alla terza marcatura. Comunque la vittoria, anche se di stretta misura, alla squadra di Sarri basta ed avanza. Il secondo posto, almeno per il momento, è salvo.

 

 

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