“La Juvecaserta è dei casertani” diceva Maggiò, uno che la storia l’ha fatta, con i risultati e non con le parole; pertanto “garantire un futuro alla Juvecaserta è un dovere di tutti i casertani”. Questo l’appello del candidato Sindaco per Speranza per Caserta Francesco Apperti a tutto il mondo dell’imprenditoria locale e a tutti i cittadini del capoluogo di Terra di Lavoro, a stare vicini a Lello Iavazzi ed a chiunque altro voglia la sopravvivenza della società bianconera. La vicinanza e la disponibilità, però, vanno manifestate ora, la Juvecaserta va salvata oggi, non domani, se vogliamo anche prima delle elezioni. Noi guardiamo anche al modello dell’azionariato popolare in coerenza con le nostre idee di democrazia partecipata; il sogno, a mio avviso realizzabile, sono mille quote da 1000 euro ed uno o più sponsor medio-piccoli per completare il budget”. Poche parole e più fatti, dunque. “Sento parlare, come al solito, di massimi sistemi, di processi, di prospettive di sviluppo – continua Apperti – ma mai nessuno che faccia proposte concrete. Sono del parere che chi nel 1998 non ha mosso un dito per la Juvecaserta abbandonandola mestamente sulla strada verso il fallimento, chi mercoledì 4 maggio è venuto al palazzetto e si è seduto nella tribunetta d’onore senza alcun titolo perché il palazzo era pieno, mentre il sottoscritto era sulla balaustra a sostenere la squadra della nostra città, come da sempre nell’ultimo ventennio, non è credibile quando parla di Juvecaserta”. Infine, rifacendosi ancora all’azionariato popolare, conclude: “Io ci sono: come ci sono sempre stato, ad Anguillara, a Veroli, a Cento, a Pavia, a Jesi, a Pesaro ed ogni maledetta domenica al Palamaggiò”.

 

 

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