Avrebbe intascato per anni una tangente di 1000 euro mensili dall’imprenditore del clan Belforte Angelo Grillo per assicuragli l’affidamento dell’appalto comunale del trasporto per disabili. E’ una delle accuse contestate all’ex vice-sindaco di Caserta Enzo Ferraro nell’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Dda. Con Grillo e Ferraro, che nell’amministrazione retta dall’ex sindaco Del Gaudio (caduta a maggio 2015 dopo le dimissioni della maggioranza dei consiglieri, ndr) era anche assessore alla Polizia Municipale, è finito poi in carcere l’imprenditore Gaetano Barbato, socio della coop “Voglia di vivere”, mentre per l’ex funzionario dei servizi sociali del Comune di Caserta Giuseppe Gambardella è stato disposto il divieto di dimora in Campania. Arresti domiciliari invece per i collaboratori di Grillo, Assunta Mincione, Antonio Finelli e Pasquale Valente, già coinvolti in altre inchieste sugli appalti vinti dall’imprenditore legato al clan Belforte di Marcianise. I carabinieri del reparto operativo hanno sequestrato due società riconducibili all’imprenditore Angelo Grillo, intestate a prestanome. Complessivamente – riporta una nota della DDA di Napoli – le indagini sull’ imprenditore ritenuto legato al clan, iniziate nel 2012, hanno portato “all’esecuzione di 75 provvedimenti cautelari nei confronti di imprenditori, funzionari pubblici, esponenti politici e appartenenti alla criminalità organizzata, nonché al sequestro di beni per circa 30 milioni di euro”. I fatti contestati risalirebbero al periodo in cui Ferraro, ex An poi confluito nel Pdl e in Forza Italia, era assessore ai servizi sociali della giunta di centro-destra guidata dal defunto Luigi Falco. Ferraro avrebbe anche ottenuto in cambio dell’appalto l’assunzione nelle aziende di Grillo di persone legate ai Belforte. Tra gli appalti finiti poi nel mirino della Dda quello per la pulizia del sito borbonico del Belvedere di San Leucio, aggiudicato a Grillo con il pagamento di tangenti; per questa vicenda non è indagato Ferraro ma il solo imprenditore, mentre gli inquirenti hanno accertato il coinvolgimento anche dell’ex sindaco Falco, per il quale però non hanno potuto procedere essendo sopraggiunta la morte. Ferraro è funzionario dell’Ecocar, azienda che a Caserta gestisce l’appalto di raccolta dei rifiuti solidi urbani, dove più dipendenti sono finiti in carcere per legami con i Belforte.