“La stabilità nella prossima consiliatura è una precondizione essenziale per garantire una seria, efficace ed armonica azione di governo da parte della prossima amministrazione comunale. Senza una vera unità d’intenti da parte della maggioranza che uscirà dalle urne delle comunali, non ci potrà essere il ritorno alla normalità e il rilancio delle condizioni della città”. A spiegare uno dei concetti fondamentali della propria campagna elettorale, è Riccardo Ventre che guida la coalizione di movimenti civici e partiti politici di centrodestra. “Quando ho scelto di accettare l’invito pervenutomi da più parti a candidarmi a sindaco di Caserta, ho volutamente ridotto drasticamente il numero delle liste dalle 11 cui si stava lavorando in quel momento, alle 4 che attualmente mi sostengono perché la frammentazione del quadro politico e, di conseguenza, la profilerazione di gruppi e gruppetti in seno al prossimo consiglio comunale, soprattutto tra i banchi della maggioranza, non avrebbe fatto altro che aggravare quello che io definisco un male endemico della città di Caserta, ovvero l’instabilità perenne che ha determinato lo scioglimento anticipato delle ultime tre amministrazioni di centrodestra e di centrosinistra”. Ventre interviene anche sul dibattito in atto tra diverse fazioni politiche sulla formazione delle liste: “In coerenza con il progetto di formare una coalizione coesa e capace di amministrare in maniera compatta Caserta, mi sono rifiutato di parlare con i protagonisti della fine anticipata delle ultime esperienze amministrative perchè la loro ricandidatura avrebbe posto le basi per un nuovo scioglimento, il quarto, della prossima consiliatura. Da trasformisti quali sono, costoro hanno avuto gioco facile nel trovare spazio nelle liste del centrosinistra che appoggiano l’avvocato Marino che ha imbarcato tutto ed il contrario di tutto in quella che è stata da tutti definita come una ‘Arca di Noè’. Pur di vincere non si può mettere a repentaglio la governabilità di una città che versa in uno stato di difficoltà e di crisi che necessita di un’amministrazione duratura e stabile”. Il candidato sindaco sottolinea anche “l’autorevolezza e le competenze che il prossimo sindaco deve avere per assicurare, da un lato, l’unità della propria maggioranza che si deve riconoscere e ritrovare nella figura di vertice, dall’altro la capacità di amministrare un comune dissestato e pieno di problemi qual è quello di Caserta. La mia storia ed il mio percorso nelle varie istituzioni servite, dalla Provincia all’Europarlamento, sono la prova che entrambi gli aspetti trovano piena rispondenza nel progetto della candidatura a sindaco di cui sono espressione”.