Nel giro di tre anni, in Campania, possiamo diventare autonomi nel ciclo rifiuti”. A dirlo, oggi, a Salerno, è il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca nel corso della presentazione di “Riciclaestate 2016”. “Il nostro piano – spiega De Luca – prevede l’eliminazione delle ecoballe. Abbiamo avviato lo smaltimento delle ecoballe; cinque milioni sarebbero rimaste lì nei secoli dei secoli se non ci avessimo pensato. Credo che per la prima volta non ci sia la camorra a gestire i trasporti; noi la lotta alla camorra la facciamo nei territori e non nei salotti televisivi. Prevediamo la realizzazione dell’impiantistica del trattamento dell’umido e di moltiplicare gli impianti di compostaggio. Abbiamo detto no alla realizzazione di altri impianti di termovalorizzazione, non ci sono le condizioni e i presupposti”. “Abbiamo individuato – aggiunge De Luca – una decina di siti e tra una decina di giorni specificheremo questo piano. Stiamo completando anche l’opera di bonifica dei vecchi siti di discarica che completeremo totalmente entro l’anno. Rimane il problema dei siti inquinati. Ma questo è un problema di tutta Italia. Non solo campano, ma anche della Lombardia, del Veneto, dell’Emilia. L’obiettivo è di raggiungere il 65% su base regionale di raccolta differenziata nel giro di qualche anno. Ma per fare questo bisogna essere rigorosi negli obiettivi e nei tempi che ci prefiggiamo. Solo così potremo riaprire il dialogo con l’Unione Europea e riacquistare credibilità”. “Noi – continua De Luca – siamo stati penalizzati per le infrazioni che abbiamo in materia ambientale. L’Italia stacca ogni giorno un assegno di 120mila euro per infrazioni ambientali. Dobbiamo attuare un piano di recupero ma dobbiamo essere rigorosi. Vorremmo anche intervenire su altri due versanti: gestione delle acque e depurazione delle acque, un altro grande capitolo dove ha messo le mani la camorra e l’affarismo”, ha concluso De Luca definendo “Salerno città più ambientalista d’Italia”.

 

 

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