Un appello a Matteo Renzi perché “apprezzando la sua dichiarazione all’indomani della sconfitta di giugno di voler commissariare il partito a Napoli “proceda con urgenza”. E’ quanto affermato in un documento redatto al termine dell’assemblea autoconvocata oggi nella sede del Pd metropolitano di Napoli da un gruppo dirigenti come Giuseppe Russo e Andrea America e che ha raccolto oggi circa 50 persone, tra cui l’ex membro, dimissionario, della segreteria provinciale del Pd Tommaso Eederoclite. Nel documento si chiede che per “ricostruire il Pd a Napoli”, il commissario he verrà inviato dal segretario nazionale deve “avere il mandato preciso di sciogliere il partito, azzerare il tesseramento” per andare “in tempi ragionevoli – si legge – alla celebrazione di un congresso aperto, vero, con regole certe e diverse da quelle attuali, lontano da rituali e con mozioni discusse e approvate dagli iscritti”. Gli autoconvocati di via Toledo chiedono anche che il nuovo tesseramento “avvenga in piena trasparenza, previa una modifica dello statuto regionale e del regolamento. La tessera si deve intendere come un vero e proprio documento di riconoscimento del democratico e non un cartoncino per andare alla resa dei conti o per legittimare clientelismo e malcostume. E’ inconcepibile l’iscrizione al Pd attraverso l’appartenenza a una corrente”. I partecipanti all’assemblea attaccano anche il gruppo dirigente attuale: “Per capire – proseguono – come il Pd metropolitano sia finito nelle condizioni che tutti conosciamo dovremmo avere una spiegazione di ciò che è avvenuto e assistere al passo indietro dei responsabili. Invece no, sono rimasti tutti ai loro posti e ad oggi manca perfino una seria riflessione nel partito sulla catastrofe elettorale. Ma si eviti di scaricare le colpe su qualche singolo, è il Pd nella sua interezza che non c’è”.

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