CAPODRISE. Questa mattina, 6 luglio, in piazza Aldo Moro, a Capodrise, si è tenuta la festa di riapertura del Municipio. La casa comunale è stata restituita alla comunità, dopo una serie di lavori di ristrutturazione architettonica e funzionale, duranti oltre cinque anni. Ospite d’onore, il prefetto di Caserta, Arturo De Felice, che ha riservato parole di plauso e di forte incoraggiamento alla nuova amministrazione, eletta appena un mese fa. Nell’intervento in aula, il sindaco Angelo Crescente ha espresso due concetti a lui molto cari: la necessità di ritrovare il senso dell’identità comune e di riscoprire l’etica della responsabilità. «Sarà il palazzo del servizio – ha affermato –, non del potere. E se è vero che il Municipio è la casa di tutti, tutti, dagli amministratori, dai dipendenti e dai cittadini, dovranno partecipare al rilancio della città. Per offrire risposte ai problemi non ancora risolti – ha concluso –, non basta l’“eroe solitario” che combatte per delega». La manifestazione è stata allietata dall’esibizione del Gruppo majorettes dell’Istituto comprensivo «Giacomo Gaglione» di Capodrise, diretto da Maria Belfiore, e da una performance musicale dell’orchestra della scuola, che ha intonato diversi brani, dall’Inno alla gioia di Beethoven all’Inno di Mameli. Quanto meno discutibile l’assenza della minoranza, che ha scelto di disertare l’evento, non cogliendone, forse, il carattere istituzionale. In compenso, erano presenti, tra gli altri, il parroco della città, don Giuseppe Di Bernardo, che ha officiato il rito della benedizione, l’ex parlamentare Renzo Lusetti, il sindaco di Marcianise, Antonello Velardi, quello di Macerata, Stefano Cioffi, di Recale, Patrizia Vestini, il commissario prefettizio di Portico, Aldo Aldi, i consiglieri regionali Gianpiero Zinzi e Gennaro Oliviero, le autorità militari. La festa è terminata con il taglio della torta e con un brindisi benaugurale.

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