“Noi non ci fermiamo: i nostri ragazzi e le nostre ragazze hanno diritto a un futuro migliore”. Lo ha detto il commissario della Cgil Campania, Giuseppe Spadaro, commentando avvenuto la notte del 24 agosto a Santa Maria La Fossa, in un terreno confiscato alla camorra e in gestione a Nero e non solo-Arci, che ha provocato la distruzione dell’impianto idrico. Il grave atto intimidatorio, viene sottolineato in una nota dalla Cgil, “non ha fermato le attività dei giovani provenienti da tutta Italia, che stanno svolgendo l’ultimo dei tre moduli dei campi per il 2016. Campi che hanno visto impegnata la Cgil insieme alle categorie Spi e Flai sui temi della legalità e l’utilizzo dei beni confiscati”. L’episodio è stato l’argomento al centro dell’incontro che si è svolto nella sede della Cgil di Caserta, alla presenza tra l’altro della segretaria generale, Camilla Bernabei, del sindaco di Santa Maria la Fossa, Antonio Papa, dell’amministratore delegato di Agrorinasce, Giovanni Allucci, del segretario generale del sindacato pensionati Spi di Caserta, Angelo Tenneriello, del segretario generale Flai Caserta, Pasquale Campanile, del commissario della Cgil Campania, Giuseppe Spadaro e della segretaria nazionale della Cgil, Gianna Fracassi. Spadaro ha lanciato la proposta di una grande iniziativa degli attori dei “Campi della Legalità” che dia visibile continuazione all’attività anticamorra già messa in atto e che sia fonte di attenzione della cittadinanza attiva presente sul territorio. Il sindaco Papa, impegnato da tempo in prima linea con la sua giunta sui temi della legalità, ha evidenziato che bisogna fare fronte comune, Istituzioni, Associazioni e forze sindacali, per il ripristino della legalità in ogni settore, per essere argine attivo e insuperabile alle logiche degli interessi criminali. La segretaria nazionale Gianna Fracassi, concludendo la prima parte dei lavori, ha confermato l’attenzione di tutta la Cgil sui temi della legalità, con riferimento particolare alle azioni messe in campo che stanno producendo, tra le altre cose, l’adozione di nuove norme legislative sui beni sequestrati e confiscati, facendosi carico inoltre di mantenere alta la tensione sul vile attentato, che proprio perché attesta la sconfitta della camorra potrebbe avere pericolosi colpi di coda,e su questo verrà richiamata la massima vigilanza delle Istituzioni.

 

 

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