Ancora una sentenza favorevole al Consorzio Asi Caserta nel contenzioso con Eco Transider e Consorzio Steel Woman. Il Consiglio di Stato ha, infatti, rigettato il ricorso contro l’ordinanza cautelare del Tar che aveva bocciato la richiesta di annullamento della delibera con la quale il Comitato Direttivo del Consorzio Asi Caserta ha revocato l’assegnazione di suolo al Consorzio Steel Woman per una superficie di circa 31mila mq, avvenuta nel 2008. L’Ordinanza del Tar Campania aveva stabilito la infondatezza della richiesta di annullamento presentata dallo Steel Woman, trattandosi di un atto conseguente ad una precisa inadempienza della convenzione sottoscritta con l’ASI nel 2011. Il pronunciamento della quinta sezione del Consiglio di Stato aggiunge un altro importante tassello in vista della positiva conclusione di una vicenda che, al di là delle implicazioni di carattere amministrativo, ha una grande rilevanza sul piano sociale nell’area interessata. Infatti, l’insediamento Eco Transider è stato oggetto di una forte mobilitazione popolare di protesta contro l’attività di trattamento dei rifiuti operata dall’azienda e ritenuta, dai cittadini di Gricignano di Aversa, dannosa per l’ambiente e la salute. Al riguardo, va anche ricordato che l’iniziativa del Consorzio Asi Caserta portò al blocco delle procedure regionali per il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale . L’azienda fu invitata a predisporre un nuovo progetto industriale per l’attività di smaltimento e recupero di rifiuti pericolosi e non pericolosi, tenendo conto di tutte le prescrizioni previste dalla legge e di quelle formulate dalla Conferenza dei Servizi a tutela della salute pubblica. Il Presidente dell’Asi, Raffaela Pignetti, ha espresso tutta la sua soddisfazione per questo ulteriore risultato: “Questo nuovo pronunciamento – ha commentato, infatti, la Presidente – è l’ulteriore testimonianza della bontà dell’azione amministrativa posta in essere dal Consorzio in questi mesi, che sta dando risultati importanti sia nel contrasto ai fenomeni di abusivismo e di speculazione immobiliare, che per tutela dell’ambiente e della salute pubblica all’interno delle aree consortili”.

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