Sono trascorsi poco più di due mesi dall’otto Luglio quando il sindaco Enrico De Cristofaro, accompagnato dal Vescovo Spinillo, e come si suol dire in tali occasioni, da un massiccio stuolo di autorità civili e militari, inaugurò il Parco Pozzi appena rimesso a nuovo. Una parata in grande stile in cui di certo non si lesinarono parole, aggettivi ed iperboli, e dove tutti non si dimenticarono di assumersi impegni solenni per questo polmone verde tanto caro agli aversani. Ovviamente non mancarono gli inviti alla popolazione a fare la propria parte affinché lo spazio venisse conservato nel futuro con decoro. Ebbene ieri 11 settembre queste foto dimostrano meglio di qualsiasi parola lo spettacolo che si presentava a qualsiasi persona, aversano e non, che abbia avuto l’idea di voler trascorrere qualche ora al Parco Pozzi. Una vera e propria discarica a cielo aperto, altro che bene da custodire, dove a farla da padrona, insieme alle erbacce sono scarti e rifiuti di ogni genere, dalle bottiglie vuote, ai pacchetti di sigarette, fino a materiali di risulta dell’edilizia, passando per plastica ed una vasta gamma di materiali di qualsivoglia tipologia. In altre parole il solito mix di inciviltà ed assoluta assenza di controllo da parte di chi di dovere in due mesi, ha fatto sì che si riproponesse una scena abituale per Aversa e non solo: quella di un bene lasciato in balia di quanti pensano di potervi scaricare tutto quello che gli passa per le mani. Ovviamente il tutto senza che nessun organismo preposto muova un dito per impedire che tutto ciò accada. Ora quasi sicuramente ci sarà il solito copione fatto di levata di scudi, con la corsa a stracciarsi le vesti, con tanto di ordinanza per una pulizia straordinaria ed urgente. In pochi giorni tutto ritornerà nel dimenticatoio, in un eterno ed immutabile circolo vizioso di inciviltà e menefreghismo a tutti i livelli.
Francesco Paolo Legnante
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