Un sistema per controllare e dividersi il territorio della provincia di Caserta, assicurandosi la vittoria delle gare d’appalto. Emerge chiaramente dai racconti di Antonio Scialdone, i cui interrogatori, insieme a quelli di Alberto di Nardi, sono stati inseriti nell’ordinanza di 576 pagine che ha portato 20 persone in manette tra politici, imprenditori e funzionari. Scialdone ricostruisce come si alteravano le gare per assicurarsi la vittoria degli appalti. ““Le tangenti – si legge nell’ordinanza firmata dal gip – nell’ambito degli appalti del settore rifiuti sono di diverse modalità. Ci sono pagamenti di somme di denaro a titolo di tangente. So, che corresponsione di somme di denaro sono state date da altre ditte aggiudicatarie per gli appalti nei comuni di Maddaloni, Santa Maria Capua Vetere, Caserta, Aversa e Marcianise. Altre forme di dazioni illecite sono rappresentate dalle assunzioni che vengono effettuate dalla società affidataria del servizio, quel corrispettivo del contributo agevolativo of erto nella procedura amministrativa. A proposito di assunzioni funzionali all’aggiudicazione devo precisare che l’interlocuzione avviene sempre tra l’imprenditore destinato ad aggiudicarsi la gara ed il soggetto che detiene il potere decisionale in materia di rifiuti che, in alcuni comuni, può essere il sindaco, in altri comuni può essere l’assessore delegato oppure il dirigente del settore. Sono i soggetti che detengono il potere decisionale a pretendere, per se o per altri, fazioni di denaro, altre utilità e assunzioni. Altra modalità è quella secondo cui se una ditta designata per l’aggiudicazione a fronte di corresponsioni illecite una volta aggiudicatasi la gara ed iniziata la gestione del servizio non mantiene gli impegni presi, c’è da parte del titolare del potere decisionale in materia, la minaccia della comminazione di sanzioni. Tale minaccia si concretizza con l’invio di note che sono delle vere e proprie contestazioni e nella sostanza rappresentano una sorta di diffida ad adempiere ovvero un messaggio all’imprenditore volto a rispettare i patti o of rire ulteriori utilità. Infine c’è il meccanismo delle sponsorizzazioni. La ditta aggiudicataria del servizio di igiene urbana formalmente definisce contratti di sponsorizzazione di squadre di calcio o contratti relativi all’organizzazione di eventi sportivi culturali, religiosi, liturgici e via dicendo. Il soggetto beneficiario non è tenuto a rendicontare in modo formale i soldi spesi, quindi è possibile che la fazione economica of erta non venga totalmente spesa per l’evento o per lo sponsor. Pertanto la differenza rappresenta un quantum illecito che viene intascato dal soggetto titolare delle dazioni spesso una onlus riconducibile al comune.” Una vicenda quindi che potrebbe allargarsi andando oltre gli affidamenti nei comuni di Piedimonte, Alvignano, Casagiove.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui