NAPOLI – E’ stato l’ ultimo Questore di Fiume Italiana, Giovanni Palatucci, precursore della Polizia di prossimità e “servitore non solo dello Stato, ma della gente comune e bisognosa di aiuto”. La sua figura è stata ricordata oggi, nella Sala delle Conferenze “Bruno” della Caserma Iovino di Napoli, nel corso dell’incontro dal titolo “Giovanni Palatucci, una storia italiana”.
La manifestazione si è svolta nell’ambito delle celebrazioni della “Settimana della Memoria”, organizzata dalla Fondazione Valenzi e patrocinata, tra gli altri, dalla Questura di Napoli. Oltre all’introduzione e al saluto di benvenuto del Questore di Napoli, Luigi Merolla, ci sono stati gli interventi di Edoardo Scotti, giornalista de “La Repubblica”, di Angelo Picariello, giornalista-scrittore, dello storico Ottavio De Grazia, del docente Aristide Donadio, di Raffaele Arcella, presidente ANEI e di un poliziotto ebreo che ha raccontato, in maniera molto toccante e commovente, quanto accadeva nei campi di concentramento, frutto di racconti tramandatigli dalla “memoria”. Al termine della conferenza è emersa una figura di Giovanni Palatucci, “uomo rispettoso dello Stato ma capace di contraddire le disposizioni dei suoi superiori, in nome di un’etica di principi e di rispetto dell’uomo, per salvare migliaia di ebrei dai campi di concentramento”.