Da luoghi della memoria della collettività a strumenti di fruizione turistica, come qualsiasi bene culturale. E’ il destino che accomuna i cimiteri monumentali italiani così come sancito dal Protocollo sottoscritto questa mattina alla Reggia di Caserta tra il Mibact, rappresentato dal sottosegretario Antimo Cesaro, e dal Sefit – Servizi funerari italiani – settore di Utilitalia (federazione dei servizi pubblici), per il quale era presente il vice presidente Mauro D’Ascenzi. L’intesa prevede la realizzazione di un Atlante dei cimiteri monumentali, ovvero un database che metta in rete, ad uso e consumo dei turisti, le enormi risorse artistiche custodite nei cimiteri, al momento sconosciuti al grande pubblico. “E’ un iter molto ambizioso – spiega Cesaro – il cui scopo è di conservare questi luoghi così importanti e di valorizzarli come mai è stato fatto prima. Penso a Santa Maria del Pianto a Napoli, dove sono sepolti Caruso e Totò; sarebbe bello poter organizzare cerimonie di commemorazione davanti alle loro tombe”. “Per creare l’Atlante sarà molto importante – dice Ascenzi – il contributo dei Comuni e delle associazioni. Per questo collaboreremo con l’Anci. Ci aspettiamo molto soprattutto dalle amministrazioni del Mezzogiorno, dove molte ricchezze contenute nei cimiteri sono ancora poco note”. L’Atlante dovrà essere completo per il maggio 2017, quando si terrà la settimana europea del turismo della memoria. Un turismo colto, riservato ai viaggiatori più attenti, ma che nelle intenzioni del Mibact dovrà coinvolgere sempre più persone.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui