Le accuse mosse alla mia persona sono sinonimo dell’assoluta assenza di argomentazioni da parte delle opposizioni, e le stesse qualificano chi le ha fatte e non certo chi le ha ricevute. Avevo deciso di non replicare per non alimentare inutili polemiche e per non inasprire gli animi ma, alla luce degli ultimi fatti, mi corre l’obbligo di farlo.
Lo faccio con assoluta serenità atteso che le critiche che mi sono state rivolte non mi “toccano” poiché il mio essere è ben lontano dalla “arroganza e spocchiosità” e chiunque mi conosce o mi ha seguito nei consigli comunali, può ben dirlo.
Ho sempre affrontato con serietà e responsabilità il ruolo di Presidente del Consiglio Comunale ed in ogni seduta consiliare l’unica mia premura è stata sempre e solo quella di far rispettare il regolamento, talvolta mostrando elasticità nella gestione degli interventi e dei tempi concessi ai consiglieri di opposizione, soprattutto nelle discussioni relative alle interrogazioni.
A tal uopo invito, coloro i quali lo ritenessero opportuno, a verificare quanto innanzi detto ascoltando le registrazioni agli atti dei Consigli Comunali o a partecipare direttamente agli stessi.
Per mero tuziorismo preciso che la gestione del Consiglio Comunale da me presieduto garantisce proprio le minoranze in quanto, malgrado gli articoli di cui al capo 4 del regolamento per il funzionamento del consiglio fissino il numero massimo degli interventi ed i tempi in cui questi debbano concentrarsi, ho sempre mostrato tolleranza atteso che non ho mai negato gli interventi attinenti e le interrogazioni, anche oltre i tempi previsti. Quindi se qualche inosservanza al regolamento c’è stata è da dire che la stessa si è risolta sempre e solo a vantaggio delle minoranze.
Non si comprende il motivo della contestazione riguardo l’ultimo Consiglio Comunale: nulla da nascondere, nessun imbarazzo, nessuna difficoltà!!! La mia imparzialità trova riscontro nella circostanza che non è stato ammesso l’intervento a due consiglieri di maggioranza.
Dove è la faziosità in tutto ciò???
Se tanto viene contestato per un diniego alla richiesta di intervento per “fatto personale” allora vale la pena richiamare l’art. 37 del regolamento in virtù del quale “la richiesta di parola per fatto personale deve essere motivata e valutata nella sua sussistenza; non è ammesso – sotto pretesto di fatto personale – ritornare su una discussione chiusa e fare apprezzamenti sui voti del consiglio”.
A Santa Maria a Vico i Consigli Comunali da me presieduti durano diverse ore, tanto che da alcuni sono stati etichettati come “Consigli fiume”. Ciò è sinonimo del fatto che ogni argomento viene largamente dibattuto, affrontato, analizzato e sviscerato, nel pieno contraddittorio delle parti con lunghi interventi concessi ai consiglieri di opposizione.
Aggiungo infine, per completezza dei fatti, che la mia disponibilità nei confronti del gruppo di opposizione è stata confermata anche allorquando ho differito l’ultima conferenza dei capigruppo accogliendo la richiesta dei consiglieri Bernardo e Sgambato che chiedevano un rinvio per impedimento.
Tanto per informare i miei concittadini sulla reale gestione e svolgimento del Consiglio Comunale.
Questa la mia arroganza … !!!​​​​​

Avv. Giuseppe Nuzzo

Presidente del Consiglio Comunale di Santa Maria a Vico

 

 

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