Piedimonte Matese- Chiuso il musei civico “R.Marrocco”.Nella giornata di ieri è stata data disposizione di rientro alla sede comunale all’unico dipendente che era stata distaccato presso il complesso museale che da settimane ha perso anche la direttrice a seguito della revoca automatica dell’incarico dopo le dimissioni del sindaco, Vincenzo Cappello, e quelle dei consiglieri di maggioranza all’indomani dello scatenarsi dell’inchiesta giudiziaria “Pigliatutto” per i presunti illeciti nel campo della gestione dei rifiuti. La Martino infatti era stata nominata dal sindaco Cappello nel 2013 all’esito di un avviso pubblico per la ricerca del direttore scientifico(in realtà ha fatto un lavoro facendo molto di più in quello che è stato il funzionamento della struttura) con la nomina di una professionista esterna in base all’articolo 110 del testo unico sugli enti locali. Una nomina fiduciaria, pur in presenza di riscontrati livelli di professionalità, che di fatto non è stata prorogata dalla neo commissaria prefettizia, insediatasi al vertice del maggiore centro urbano matesino, per le dimissioni del gruppo di maggioranza di “Piedimonte democratica”. Decisione che ha fatto andare allo sbando il complesso museale priva del necessario punto di riferimento scientifico ed operativo. Dopo settimane di tira a campare è stato giocoforza richiamare l’unico dipendente che era al servizio del museo di interesse regionale il cuo punto di forza è la mostra permanente sui Sanniti e della statua bronzea del cosiddetto “corridore di Cila” mettendo sul binario sia le iniziative avviate che quelle in corso di programmazione , non potendo tra l’altro accedere e utilizzare le opportunità della nuova pianificazione di fondi comunitari.
Michele Martuscelli