Sulla disoccupazione giovanile “dobbiamo agire ora, è inaccettabile che ci sia un livello così allarmante di giovani senza lavoro”: lo ha detto oggi un portavoce della Commissione Ue. Il numero dei disoccupati a dicembre e’ di 2,243 milioni, in aumento dello 0,9% su novembre. Lo rileva l’Istat su stime provvisorie.
Su base annua il rialzo e’ del 10,9%. E’ il valore maggiore da gennaio 2004 (inizio serie storiche mensile) e se si fa riferimento alle serie trimestrali si torna a livelli di 10 anni fa (I trimestre 2001). Sul fronte occupazione, a dicembre 2011 gli occupati sono 22,903 milioni, un livello sostanzialmente invariato rispetto a novembre (in presenza di un calo della componente maschile e di una crescita di quella femminile). Nel confronto con l’anno precedente l’occupazione diminuisce dello 0,1% (-23 mila unità). Inoltre, il tasso di occupazione è pari al 56,9%, stabile nel confronto congiunturale e in diminuzione in termini tendenziali di 0,1 punti percentuali. Nel dettaglio, il tasso di occupazione maschile, pari al 67,1%, diminuisce di 0,3 punti percentuali rispetto a novembre e di 0,4 punti su base annua, toccando il valore minimo dal gennaio del 2004, ovvero dall’inizio delle serie storiche mensili, e dal primo trimestre del 1999 se si torna indietro alle serie trimestrali. Quello femminile (46,8%) registra, invece, un aumento di 0,3 punti percentuali sia in termini congiunturali sia rispetto a dodici mesi prima. Sempre a dicembre gli inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuiscono dello 0,2% (-34 mila unità rispetto al mese precedente).Ecco che il tasso di inattività si posiziona al 37,5%, con una flessione di 0,1 punti percentuali a livello congiunturale e di 0,5 punti su base annua.
DISOCCUPAZIONE DICEMBRE A 8,9%,TOP DA 2004 – Il tasso di disoccupazione a dicembre è all’8,9%, in rialzo di 0,1 punti percentuali su novembre e di 0,8 punti su dicembre 2010. E’ il tasso più alto da gennaio 2004 (inizio serie storiche mensili). Lo rileva l’Istat su stime provvisorie. Se si guarda alle serie storiche trimestrali è il più alto dal terzo trimestre 2001. Secondo le stime diffuse oggi dall’Istat, quindi, il tasso di disoccupazione già a novembre é stato pari all’8,8%. In particolare, la disoccupazione maschile a dicembre cresce del 5,1% rispetto al mese precedente e del 15,1% su base annua; il numero di donne disoccupate diminuisce rispetto a novembre del 3,9%, mentre aumenta del 6,2% in termini tendenziali. Inoltre, fa sapere sempre l’Istat, il tasso di disoccupazione maschile cresce di 0,4 punti percentuali nell’ultimo mese, portandosi all’8,4%; quello femminile segna una flessione di 0,4 punti e si attesta al 9,6%. Quindi, rispetto all’anno precedente il tasso di disoccupazione maschile sale di 1,1 punti percentuali e quello femminile di 0,4 punti.
DISOCCUPAZIONE GIOVANI DICEMBRE A 31% – Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) a dicembre è al 31%, in calo di 0,2 punti percentuali su novembre, ma in aumento di 3 punti su dicembre 2010. Lo rileva l’Istat in base a stime provvisorie. Per il quarto mese consecutivo il tasso è sopra il 30%. La disoccupazione giovanile, infatti, da settembre del 2011 ha messo a segno un balzo che ha portato il tasso a superare per la prima volta la soglia del 30% e a novembre ha registrato un livello record, pari al 31,2%, da cui poco si è scostata a dicembre. Insomma, guardando alle serie storiche mensili dell’Istat (che iniziano con gennaio del 2004) non era mai accaduto che il tasso di disoccupazione dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni stazionasse su questi livelli. Qualche anno fa la situazione era molto diversa, ovvero migliore, soprattutto nel 2007, quando il tasso di disoccupazione giovanile oscillava tra il 19% e il 21%.
A DICEMBRE RECORD DISOCCUPAZIONE MASCHILE, A 8,4% – Il tasso di disoccupazione maschile a dicembre 2011 raggiunge quota 8,4%. Lo rileva l’Istat in base a dati destagionalizzati e stime provvisorie. Si tratta di un tasso record, il più alto da gennaio 2004 (inizio serie storiche mensili) e se si torna ancora indietro, alle serie storiche trimestrali, diventa il valore massimo dal primo trimestre del 1999.