Due milioni di controlli fatti nel 2011: oltre 700.000 su imposte indirette; 1 mln sulle dichiarazioni dei redditi e 300 mila su materia di registro. Lo ha detto il direttore delle Entrate Attilio Befera. Circa 11.500 controlli hanno utilizzato indagini finanziarie, “con un ottima performance: oltre 1 miliardo di euro recuperati”.
L’Agenzia delle Entrate ha incassato 11,5 mld dalla lotta all’evasione nel 2011. Così il direttore delle Entrate alla Camera sostenendo che “nel 2011 l’evasione si èulteriormente rafforzata facendo registrare trend positivo. I risultati testimoniano netto miglioramento qualitàed efficacia contrasto ad inadempimenti tributari”. “La lotta all’evasione fiscale è uno sforzo titanico, ma comincia a dare i suoi frutti. Ora con il controllo dei conti bancari, può partire la grande svolta di primavera”. Così il direttore dell’Agenzia delle Entrate, tratteggia, in un colloquio con Repubblica, le linee di azione dell’ agenzia per combattere l’evasione, partendo dal rafforzamento dei controlli sul territorio, compreso il Centro-Sud, e dalle “dichiarazioni dei redditi di giugno” dopo le quali “scatterà un’operazione di controlli ‘massivi’ ” grazie al sistema informatico ‘Serpico’ e al redditometro, di cui saranno pronti gli ultimi aggiornamenti “entro febbraio”. “Tanti politici – dice – cavalcano le proteste contro di noi per difendere chi evade. Ma con l’arrivo del governo Monti il clima nel Paese è finalmente mutato” e “la lotta all’evasione é tornata ad essere una priorità politica oltre che un’ emergenza sociale”. A proposito del clamore suscitato dai blitz di Cortina e Milano, Befera sottolinea che “controlli analoghi ne abbiamo sempre fatti. Certo – aggiunge – adesso c’é un’attenzione diversa presso la politica e una sensibilità maggiore presso i cittadini”. Peraltro, nel corso di questi controlli a Milano “abbiamo trovato di tutto”, da chi denuncia “4 tavolini all’ aperto ma ne ha 40”, alla discoteca dove “ci hanno addirittura bloccato all’ingresso mentre uno dei titolari faceva scappare dal retro clienti e dipendenti”. Ma “non siamo noi che facciamo tanto rumore, sono i giornali che ne scrivono e i cittadini che giustamente si indignano quando vedono intorno a loro tanta infedeltà fiscale”. “Ci siamo accorti – prosegue il numero uno dell’Agenzia delle Entrate – che l’effetto deterrenza comincia a funzionare. L’idea che i controlli possano scattare in ogni momento spinge i contribuenti a maggiore onestà fiscale. Per questo andremo avanti rafforzando gli interventi sul territorio”, che interesseranno anche il Centro-Sud, perché, come dice Befera, “finché fa freddo si va nelle stazioni invernali, quando arriva il caldo di passa alle località balneari”. L’altro lato della medaglia sono le categorie “già in fuga”. Dall’inizio del 2011, osserva Befera, “il flusso in uscita di capitali e beni pregiati è in aumento esponenziale” tanto che “alcune banche svizzere hanno incominciato ad affittare le cassette dei grandi alberghi perché non sono in grado di esaudire le quantità di richieste dei cittadini italiani”. Nonostante questo, però, “da qualche mese a questa parte – rileva – abbiamo registrato un miglioramento incoraggiante anche sotto il profilo della compliance, che è in aumento ed è per noi motivo per continuare con la strategia adottata finora”.