Nell’aula della Corte d’Assise di Napoli dove è cominciato oggi il processo per l’omicidio della piccola Fortuna Loffredo erano presenti anche la madre, Imma Guardato, e il suo ex compagno, padre della bambina, Pietro Loffredo. Entrambi si sono costituiti parte civile assistiti rispettivamente dagli avvocati Gennaro Razzino e Angelo Pisani. La Guardato, parlando con i giornalisti, ha ribadito che chiede la verità su quanto accaduto sostenendo che comunque a suo avvio esisteun’altra verit rispetto a quella emersa dall’inchiesta. Pietro Loffredo è invece convinto che il responsabile del delitto non sia l’imputato, Raimondo Caputo detto Titò, bensì un’altra persona non coinvolta finora nelle indagini e che a riferire tale circostanza vi sarebbero anche alcuni testimoni. Al processo, oltre a Caputo, è imputata anche la sua ex compagna, Marianna Fabozzi, che risponde però del solo reato di concorso negli abusi sessuali che il suo ex compagno Titò avrebbe compiuto su una figlia della coppia.(
Omicidio Fortuna, il padre e la madre parte civile
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