Depongono i primi testimoni nel processo per la morte di 40 persone precipitate a bordo di un bus, il 28 luglio del 2013, dal viadotto “Acqualonga” dell’A16 Napoli-Canosa, nel territorio del comune di Monteforte Irpino (Avellino). Complessivamente sono 15 gli imputati, accusati a vario titolo di omicidio plurimo colposo, disastro colposo e falso in atto pubblico. Dodici dei quindici imputati, sono dipendenti o ex dipendenti della Società Autostrade per l’Italia, tra questi l’ad Giovanni Castelli e il dg Riccardo Mollo. Nella seconda udienza celebrata davanti al giudice monocratico del Tribunale di Avellino, Luigi Buono, sono stati ascoltati gli agenti della Polizia di Stato che intervennero subito dopo la tragedia, chiamati a deporre dalla pubblica accusa, rappresentata dal procuratore Rosario Cantelmo, e dai pm Cecilia Annecchini e Adriano Del Bene. Negata la visione in aula del filmato in 3D della tragedia. In avvio di udienza, su richiesta dei difensori della Società Autostrade, il giudice ha accolto la richiesta di impedire la proiezione in aula della ricostruzione in 3D dell’incidente, mostrata però nel corso dell’udienza preliminare che ha preceduto il rinvio a giudizio, in quanto giudicata “inattendibile sotto il profilo valutativo” perché ricavata da indicazioni provenienti da terze persone. La dinamica dell’incidente è stata però ricostruita dal banco dei testimoni dal Sovrintendente capo della Polizia di Stato, Alessandro Zadra, che effettuò i rilievi subito dopo l’avvenuto incidente e con le deposizioni, previste nel pomeriggio, dell’Ispettore superiore, Dario Maniero, e del Sovrintendente capo, Oreste Bruno. Questi ultimi due agenti, accertarono anche la falsa revisione del bus, avvenuta a pochi giorni dalla tragedia, da parte del funzionario della Motorizzazione Civile di Napoli, Vittorio Saulino, e dell’impiegata Antonietta Ceriola, che materialmente inserì la falsa attestazione nel “cervellone” dello stesso ente. Saurino e Cariola, insieme a Gennaro Lametta, proprietario del bus, sono gli unici degli attuali imputati che vennero preventivamente sottoposti agli arresti domiciliari. La prossima udienza è fissata per il prossimo 29 novembre.

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