I Carabinieri del Nas di Cosenza, nell’ambito di accertamenti delegati dalla Procura della Repubblica di Paola (Cosenza) e coordinati dal procuratore capo Bruno Giordano, hanno svolto una serie di controlli presso strutture sanitarie private accreditate che forniscono prestazioni in regime di convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale. Le verifiche hanno consentito di accertare la commissione di una serie di truffe in danno dello Stato da parte di quattro case di cura ubicate in tre comuni della costa tirrenica.
Sedici persone sono state denunciate. In particolare, sono stati accertati casi di prestazioni diagnostiche rimborsate nonostante non fossero previste nella convezione stipulata tra il Ssn e la struttura, dove sono stati inoltre individuati soggetti che svolgevano attivita’ medica di fisioterapia nonostante fossero privi di idoneo titolo professionale; interventi odontoiatrici eseguiti presso un centro dentistico in regime di day-hospital, registrati e rimborsati come ricoveri ordinari della durata di piu’ giorni; terapie per il trattamento di patologie urinarie (litotrissia) e per la cura dell’infertilita’ nella coppia, erogate sebbene la struttura non riunisse i requisiti strutturali ed organizzativi previsti dalla normativa.