Dopo il completamento dei lavori di restauro alle facciate della Reggia di Caserta e in attesa dell’avvio di nuovi interventi per i tetti e l’ala nobile, il direttore del museo Mauro Felicori richiama l’attenzione sulla “mancanza di sinergia con le altre istituzioni del territorio per una visione comune di rilancio della Reggia”. Focus anche sulle condizioni di degrado in cui versa piazza Carlo III, l’enorme spazio antistante la Reggia “dove – dice Felicori – urge avviare una efficace manutenzione ordinaria, per fare della piazza il primo bel biglietto da visita che i turisti trovano non appena arrivano in città. L’erba non viene tagliata regolarmente, i visitatori che escono dalla stazione ubicata nei pressi della piazza non riescono a vedere la Reggia a causa di siepi troppo alte. La piazza è un bene demaniale affidato al Comune di Caserta che deve farsene carico. Tra l’altro abbiamo la fortuna che nei sotterranei della piazza c’è un grande parcheggio che però viene sfruttato poco”. Felicori, che pure spiega che “bisogna dare tempo al sindaco Carlo Marino che si è insediato appena cinque mesi fa”, lamenta anche la mancanza di una stazione degli autobus, che ora parcheggiano in maniera selvaggia nei pressi della stazione ferroviaria, la presenza di microcriminalità nell’area della piazza, e l’uso della piazza per “eventi che non tengono conto del fatto che la Reggia è un monumento e un museo”. Felicori si riferisce probabilmente ai tanti concerti tenutisi in piazza Carlo III. “Non condivido inoltre l’idea di fare della piazza il luogo di ritrovo dei casertani – prosegue il direttore della Reggia – chi vuole bere un bicchiere di vino può andarsene nei locali del centro, come faccio io” conclude il manager bolognese. Intanto il funzionario responsabile della sicurezza Mario Tartaglione annuncia che “è stata completata l’installazione della video-sorveglianza lungo il perimetro esterno della Reggia, in tutto 36 telecamere ai raggi infrarossi collegate ad una sala operativa interna al complesso monumentale che controlleranno tutti i varchi e il cannocchiale. Nel corso degli ulteriori lavori di restauro che partiranno a breve – conclude Tartaglione – verranno installati il metal detector e il laser scanner”.

Giulia Ambrosio

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