“Ai cronici ritardi dei pagamenti, al persistente deficit del bilancio sanitario, alla mancata attuazione del piano ospedaliero regionale si aggiunge una nuova pagina fatta di confusione e di approssimazione nelle procedure per l’accreditamento definitivo delle strutture sanitarie private”. Così l’on. Vincenzo D’Anna (Popolo e Territorio), componente della commissione Affari Sociali di Montecitorio e presidente dell’associazione di categoria Federlab Italia. Sotto accusa finisce il mancato rilascio, da parte dell’Asl Napoli 1,
delle attestazioni relative allo status giuridico ed alla conformità delle strutture accreditate che operano per il Servizio Sanitario Regionale. “Incapaci di rilasciare certificazioni comprovanti il possesso dei titoli di convenzione delle strutture private – prosegue D’Anna – ci si accontenta dell’autocertificazione invocando la legge sulla semplificazione burocratica”. Un modo come un altro, sottolinea il “numero uno” del sindacato dei laboratoristi italiani “di dichiarare l’incapacità ad effettuare verifiche sulla legittimità dei titoli posseduti e dei relativi requisiti organizzativi strutturali e strumentali delle strutture”. “Una circostanza – conclude l’on. D’Anna – che conferma il prosieguo della trentennale incuria in cui versano gli uffici regionali e segnatamente quelli dell’Asl Napoli 1. E che favorisce, alla fine, solo i furbi e gli imbroglioni”.