“Senza promessa di fritture vi invito a votare ‘sì’ al referendum del 4 dicembre in modo da far uscire l’Italia dalla palude burocratica che ne impedisce lo sviluppo. Il resto sono tutte stupidaggini”. Così, tra il serio e l’ironico, il governatore Vincenzo De Luca nel corso della visita a Marcianise negli uffici dell’Interporto Sud Europa. De Luca torna sulle polemiche nate dal suo discorso della settimana scorsa all’Hotel Ramada di Napoli, in cui incontrò 300 sindaci campani “invitandoli” a votare sì al referendum. “Al Ramada – prosegue – feci una battuta rivolgendomi al sindaco di Agropoli (Franco Alfieri, ndr), ma solo in questo paese di dementi poteva poi nascere una crociata contro la frittura di calamari. Si è mobilitato perfino Luigino Di Maio, ‘mister 13mila euro netti al mese’. Alla fine se n’è parlato così tanto che sono anche cresciuti i consumi di pesce. Dopo il referendum renderò pubblico l’elenco dei querelati per diffamazione, peccato non esista il reato di imbecillità”.

 

 

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