Al comunicato della Curia vescovile diffuso sabato 3 dicembre al fine di chiarire la posizione del vescovo Valentino Di Cerbo sulla questione delle somme avute da Mons. Giuseppe Leone e oggetto di indagine della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, segue – come anticipato – un ulteriore chiarimento sulla destinazione di tali cifre, che lo stesso Mons. Leone, per sua espressa volontà nei mesi dicembre 2012-gennaio 2013, ha donato a favore della Diocesi di Alife-Caiazzo tramite Mons. Valentino Di Cerbo. L’importo destinato alla Diocesi, che la stessa ha impiegato ai fini istituzionali e pastorali (di seguito riportati in dettaglio), corrisponde alla somma di € 588.636,30 confluita tramite tre operazioni postali nelle disponibilità della Diocesi costituendo un apposito “Fondo Benefattori”, in ossequio ai principi di trasparenza e del doveroso parametro fiscale secondo uno stile di carità e di amore. Nessun’altra cifra – come già opportunamente indicato – risulta essere confluita sul conto personale del Vescovo, tanto che le indagini svolte in maniera meticolosa, attestano in suo possesso soltanto la somma personale di € 17.567,34, più un buono postale del valore di € 2.500,00. Al tempo della donazione della menzionata somma a favore della Diocesi, Mons. Giuseppe Leone era in perfetta condizione di intendere e di volere, come accertato da attestazioni sanitarie pubbliche ed autorevoli, e da certificazioni mediche che ne documentano la capacità critica e psichica, perdurante di sicuro fino al 24 aprile 2014, data del ricovero ospedaliero per grave crisi cardiocircolatoria. La volontà di donare parte dei suoi risparmi alla Chiesa locale che ha servito per 70 anni,  scaturiva anche dal fatto che egli era ospitato presso i locali del Seminario fin dalla sua ordinazione sacerdotale avvenuta nel 1947. Nelle manifeste volontà di Mons. Leone c’erano, non solo la somma da destinare alla Diocesi, ma anche quella che il Vescovo, ricevendola, avrebbe dovuto elargire, a terze persone. Tra Mons. Leone e il Vescovo Di Cerbo, fin dall’arrivo di quest’ultimo in Diocesi nel 2010, si è stabilito un cordiale rapporto fondato su rispetto, stima e fiducia reciproci. L’impatto mediatico generato dalla diffusione della notizia in maniera parziale, impone alla Curia Diocesana un doveroso atto di verità e trasparenza per il bene della Diocesi e dei Fedeli, nonostante faccia cadere la promessa assicurata a Mons. Leone di non svelare il suo nome, quale benefattore della donazione.

 

 

 

 

Segue dettaglio della destinazione della somma donata da Mons. Giuseppe Leone alla Diocesi

La somma di € 588.636,30 è stata pienamente utilizzata, eccetto l’importo di euro 1.720 circa che ancora residua, compresi gli interessi maturati nel tempo, a fini istituzionali e pastorali della Diocesi di Alife-Caiazzo.

Sette movimentazioni complessive, di cui cinque hanno avuto destinazione il c/c bancario della Diocesi di Alife-Caiazzo, mediante il quale la stessa effettua i pagamenti di ogni spesa a fini istituzionali e pastorali; due, invece, hanno avuto come destinatari due enti territoriali (una Parrocchia e una Fondazione), diversi dalla Diocesi di Alife-Caiazzo, ma a essa organicamente collegati. Ogni operazione di spesa, corredata di regolare fatturazione e dettaglio è stata da tempo messa a disposizione della Magistratura.

 

In dettaglio:

a)     contributo a favore del rifacimento (pavimentazione, sottofondazioni, ecc.) del Cortile del Seminario di Piedimonte Matese (CE) e di parte degli annessi locali della Curia Vescovile, compreso l’appartamento già abitato dal reverendo don Giuseppe Leone, per euro 210.000,00;

b)    contributo per il restauro dell’organo della Chiesa Cattedrale di Caiazzo (CE), per euro 60.000,00;

c)     contributo per il restauro del Coro della Chiesa Cattedrale di Caiazzo (CE), per euro 30.000,00;

d)    contributo per il rifacimento e la manutenzione della Casa Canonica della Parrocchia di San Sebastiano in Valle Agricola (CE) per euro 30.000,00;

e)     contributo per il rifacimento e la manutenzione della Casa Canonica della Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo in Alvignano (CE) per euro 25.000,00;

f)     contributo a favore della Fondazione Asilo “Principi di Piemonte” in Alvignano per euro 20.000,00;

g)     contributo a favore della Parrocchia Santa Cristina e San Prisco in Formicola (CE) per euro 43.193,57;

h)    acquisto di due immobili destinati ad opere pastorali a favore della Parrocchia Santa Maria Assunta, Cattedrale, di Alife (CE), dove don Giuseppe Leone ha esercitato il ministero pastorale per più di 40 anni, per euro 170.000,00.

 

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