Ieri, 11 dicembre 2016, sono entrati in vigore i nuovi orari dei treni. Era domenica e, nonostante ciò, i disagi si sono cominciati a sentire, in maniera minore perché giornata festiva, ma già ci sono stati. Stamattina è stato il primo giorno di “sperimentazione” di questo “modello”. A giudicare da quanto potuto constatare direttamente dagli utenti, le preoccupazioni paventate, ovvero il sovraffollamento, i ritardi, le difficoltà di cambio treno, l’impossibilità di stivare il bagaglio, si sono trasformate in tragiche realtà con cui gli stessi dovranno fatalmente convivere. Esclusivamente a loro spese. L’unica novità è stata la presenza della nuova figura professionale introdotta: l’omino delle pulizie. Non ce ne vogliano queste persone, lavoratori come noi e quindi persone verso cui portare comunque massimo rispetto. Tuttavia loro stessi hanno detto che non possono oggettivamente svolgere il proprio compito quando i treni sono sovraffollati, soprattutto per le difficoltà di movimento all’interno dei vagoni. Ci hanno detto che l’unica loro possibilità è quella di “preallertare” la squadra operativa per il loro intervento. Dove stazionano tali squadre non si sa. A quanto pare quindi il primo giorno di prova, almeno per chi doveva raggiungere il proprio luogo di lavoro partendo dai nostri territori, è stato un grosso ed inequivocabile fallimento per il modello di Trenitalia S.p.A., alla faccia del miglioramento delle performance di velocità e puntualità. Staremo a vedere per il rientro dai luoghi di lavoro. Tuttavia una cosa positiva c’è, e ci preme sottolinearla: la compostezza di migliaia di utenti, pendolari e non, che, pur subendo direttamente sulla propria pelle disagi voluti dall’alto, stanno adottando un atteggiamento “costruttivo”. Si protesta ma in maniera civile, nel rispetto delle esigenze di tutti. Diversamente da quanto fatto da chi questa situazione l’ha creata. Se è vero che “una rondine non fa primavera”, è vero anche: “il buongiorno si vede dal mattino”. Quindi noi continueremo a protestare civilmente contro chi di fatto sta attentando alla nostra vita, costringendoci a subire questa assurda situazione, ed a portare avanti le nostre iniziative, che ricordiamo essere: A. Monitoraggio costante delle criticità in termini di orari, coincidenze, pulizia, disponibilità posti a sedere e prosecuzione dei tavoli di trattative istituzionali per sottoporre loro le criticità rilevate da questo monitoraggio; B. Informative massime agli utenti dei diritti del viaggiatore e delle possibilità, in caso di ritardi o perdite di coincidenze, vagoni sporchi, indisponibilità di posti a sedere etc., di presentazione istanze di conciliazione e rimborso, anche mediante ricorso al giudice di pace competente (vedi allegati); C. Presentazione esposto-denuncia alla Procura della Repubblica competente per territorio (S. Maria C.V., Napoli, Latina etc.) da parte di ogni singolo utente-cittadino, per chiedere alla magistratura di verificare che non esistano illeciti in questi comportamenti.
Comitato pendolari Falciano-Mondragone-Carinola