CASERTA. Il DLgs n.185/16, recante disposizioni integrative e correttive al Jobs act, ha modificato il DLgs n.148/15, aggiungendo all’art.44, dopo il comma 6, il comma 6-bis, con il quale è stata radicalmente ampliata, sotto diversi profili rispetto alla previgente disciplina, la possibilità remota per le Regioni e le Province autonome di derogare completamente ai criteri di cui agli artt.2 e 3 del decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze n.83473 del 1 agosto 2014. Il Ministero del lavoro sul tema ha emanato la circolare esplicativa n.34/16 ripresa nella circolare Inps n. 217/16. Il tutto viene affermato nel Il comma 6-bis del Dlgs dove il tutto prevede che le Regioni e le Province autonome possano disporre il totale utilizzo delle risorse ad esse attribuite in misura non superiore al 50% anche in deroga ai criteri introdotti dal D.I. n.83473 del 1 agosto 2014. La previgente disciplina prevedeva, invece, a tale fine, l’utilizzo di una quota delle risorse assegnate nell’annualità di riferimento non superiore al 5 %. L’attuale quota del 50% delle risorse assegnate alle Regioni e alle Province autonome, in continuità con la previgente disciplina, può essere integrata disponendo l’integrale copertura degli oneri connessi a carico delle finanze regionali e delle risorse assegnate alla Regione o alla Provincia autonoma nell’ambito dei Piani o Programmi coerenti con la specifica destinazione, ai sensi dell’art.1, comma 253, della Legge n.228/12. La disciplina contenuta nel nuovo comma 6-bis è efficace anche con riferimento ai provvedimenti di assegnazione delle risorse alle Regioni e Province autonome già emanati per gli anni 2014, 2015 e 2016. Pertanto, quanto riferito alla originaria ripartizione 95% e fino al 5% dovrà essere letto, alla luce della novella normativa in argomento, come 50% per la decretazione ex artt.2 e 3 del D.I. n.83473 del 1 agosto 2014 e fino al 50% per la decretazione in deroga a quest’ultimi articoli. Pertanto, il riferimento contenuto nella circolare ministeriale n.34/16 circa l’utilizzo delle risorse assegnate per gli anni 2014, 2015 e 2016, con esclusione delle risorse già oggetto di decretazione, “indipendentemente dall’anno di finanziamento di riferimento, seguendo l’ordine cronologico degli interventi concessi”, verrà applicato dall’Istituto nel rispetto della preventiva chiusura delle annualità pregresse come sopra descritto. Provvedimenti concessori di ammortizzatori sociali in deroga con effetti di durata anche ulteriore rispetto al 31 dicembre 2016 Per quanto riguarda la mobilità in deroga si evidenzia che tale prestazione è sostanzialmente un’estensione ad una platea di beneficiari più ampia della mobilità ordinaria, dalla quale mutua diversi aspetti della disciplina. In caso di concessioni di provvedimenti di mobilità in deroga con data di inizio del trattamento successiva al 31 dicembre 2016, non sono più in vigore le norme che disciplinano la prestazione. Conseguentemente, le Regioni e Province autonome possono concedere provvedimenti di mobilità in deroga con effetti di durata oltre la data del 31 dicembre 2016 solo nel caso in cui il trattamento in argomento abbia inizio entro la fine dell’anno 2016, oppure con decorrenza successiva al 31 dicembre 2016, purché la mobilità in deroga sia consecutiva esclusivamente alla fruizione di un precedente intervento di mobilità ordinaria scaduto dopo il 31 dicembre 2016. La circolare INPS n. 217/16 prende in esame anche gli ammortizzatori sociali in deroga che hanno inizio entro la fine dell’anno 2016e gli ammortizzatori sociali in deroga la cui decorrenza sia successiva al 31 dicembre 2016. A questo punto dopo tanto silenzio, noi lavoratori del ci chiediamo la verità dove sta? Se la circolare dice che a noi derogati sarebbe toccata la deroga almeno fino al 31 Dicembre 2016, con una possibile proroga fino al 2017. Perché tutto questo non è avvenuto? Dopo tanto silenzio vogliamo ricordare a chi oggi usa lo squallido clientelismo, sbandierando l’ideale politico che il Natale si avvicina, ma che soprattutto all’orizzonte per noi lavoratori non c’è nulla di positivo. Vi chiediamo di leggervi queste circolari, ma soprattutto di darci concrete risposte. Basta con gli squallori che distruggono la nostra esistenza umana. Ad oggi notiamo solo per la nostra provincia uno scandaloso baratro dove non c’è più nessuna via di uscita. Link circolare : http://www.inps.it/bussola/VisualizzaDoc.aspx?sVirtualURL=%2FCircolari%2FCircolare+numero+217+del+13-12-2016.htm

BACINO DI CRISI DI CASERTA

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