Dopo le polemiche degli ultimi giorni per il cambio in giunta il sindaco di Marcianise Antonello Velardi ha postato un duro sfogo su facebook. Ecco il testo: “Cari amici, buonasera. Il mastrillo si è ribellato. E’ come se avesse improvvisamente acquistato corpo, avesse preso forza e coraggio e avesse deciso di non sopportare più ciò che sta subendo. Ormai sapete tutti che cos’è il mastrillo: è una trappola per topi, molto usata decine di anni fa a Marcianise e non solo. I più anziani lo ricordano: ero uno strumento prezioso per ingabbiare e poi uccidere i ratti. Ne ho rievocato forma e funzione qualche mese fa quando ho raccontato la condizione di diversi dipendenti del Comune di Marcianise, messi in un angolo e destinati a non nuocere: proprio come i topi in trappola nel mastrillo. Quel marchingegno è diventato un simbolo, è piombato addirittura nel linguaggio corrente non solo di Marcianise. Perché ora dico che il mastrillo si è ribellato? Perché mi è capitata davvero una cosa curiosa, ma curiosa assai. Quelle cose che possono accadere solo a Marcianise o, in alternativa, su Marte. Oggi ho trovato tra la posta accantonata a casa una lettera notificatami il giorno prima dell’epifania da Publiservizi. Quelli di Publiservizi (un gruppo di scienziati) mi hanno inviato per raccomandata un avviso di riscossione con sollecito di pagamento relativo a bollette scadute. E’ una bolletta emessa dal Consorzio Idrico di Terra di Lavoro (un’altra banda di scienziati, più o meno come i ragazzi di via Panisperna, quelli della bomba atomica). E’ un omesso pagamento dei canoni di fognatura e depurazione. Non so voi, ma in questi casi, quando mi arriva una carta come questa a casa, io vado direttamente a verificare la cifra, e anche con il cuore in gola, perché temo sempre di aver commesso chissà quale errore e temo di pagare una cifra blu. Stavolta fortunatamente la cifra è bassa, appena 24.18 euro. Che poi tanto bassa non è perché, ricordando ciò che mi dice mio padre che è fissato su questi conti, fanno comunque cinquantamila lire. Cinquantamila lire. Direte voi: ma perché ci rompi le scatole stasera con i tuoi importi non pagati, raccontando tutto sul Diario? Perché sono andato a verificare e leggendo ho scoperto che l’ingiunzione di pagamento è relativa ad un immobile di via Monte Oliveto, civico 17. Pur sforzandomi, non sono riuscito a ricordare di essere proprietario di un immobile in via Monte Oliveto, né al civico 17 né a qualsiasi altro civico. E allora mi sono incuriosito e sono andato a leggere tra le righe, in seconda pagina, dove c’è la cosiddetta relata di notifica. E sapete che ho trovato scritto? Che sono certamente io il contribuente destinatario ma in qualità di legale rappresentante del Comune di Marcianise. E allora ho capito tutto. Il Consorzio Idrico mi ha notificato un avviso di pagamento a casa mia, ripeto a casa mia, ma non per un immobile mio, ma per un immobile del Comune. E ho scoperto anche quale immobile è: la vecchia sede della Protezione Civile. Ma non è finita qui: il mancato pagamento fa riferimento ad una fattura inevasa del marzo del 2013, più di tre anni fa. Ricapitolando: gli scienziati della burocrazia mi hanno fatto notificare a casa un ordine di pagamento per tributi dovuti per un immobile del Comune, oltretutto per un periodo in cui non ero neanche sindaco. Io sono senza parole! Davvero il mastrillo si è ribellato, davvero il mastrillo ha cominciato la sua rivoluzione. E da dove doveva partire nel suo moto di ribellione? Da chi il mastrillo l’ha riesumato, cioè da me. Incredibile: come si può essere così imbecilli, così folli, da farmi recapitare un atto come questo? Come potete voi stessi leggere nell’avviso di riscossione che pubblico qui, il pagamento dovrà avvenire improrogabilmente entro 20 giorni dalla data di notifica. Non so se devo piangere o se devo ridere. Ma dove sono capitato? In che mondo sto? Ma chi me l’ha fatto fare? E perché nessuno ha fatto niente prima? Perché nessun sincero democratico (quelli che partecipano alle surreali discussioni di queste ore sul ruolo della democrazia) ha mai fatto nulla per evitare che il Comune di Marcianise diventasse questo manicomio dove ora io sto, io e i miei assessori? Il Comune ha trasmesso i ruoli al Consorzio, inserendo il mio nome per un immobile che non è mio, e il Consorzio li ha comunicati a Publiservizi: tutti insieme, vogliono i soldi da me. Il Comune mi hamandato un messaggio: “Vuoi fare il sindaco? Paga le imposte per conto del Comune. E non tiallargare perché la prossima volta ti facciamo pagare di più, ti facciamo pagare anche l’acqua del velodromo che hai liberato”. Mi fermo qui, per stasera può davvero bastare. Mi fa male la testa e mi gira lo stomaco: sono circondato da ladri e da coglioni (scusate, ma non riesco a non essere triviale). Non posso però non salutare e ringraziare in chiusura il professore Salvatore Delli Paoli, al quale chiedo personalmente scusa per la stoltezza di taluni esponenti di una certa Marcianise (fortunatamente limitati, irrilevanti, finanche pittoreschi). Lo ringrazio e gli chiedo scusa: se si faceva i fatti suoi ci avrebbe guadagnato di salute, ma giustamente non ce l’ha fatta a stare zitto perché è una persona perbene ed un grande innamorato della sua città. Domani vi racconterò a che cosa mi riferisco. E vi dirò anche se ci sono aggiornamenti sulla ribellione del mastrillo e su quest’avviso di pagamento che sembra essere arrivato da Marte. Buonasera a tutti!.”