Si chiama “Soresa per tutti” il progetto che nasce dalla convenzione tra la Soresa appunto e l’Università Federico II di Napoli. L’obiettivo di quello che è stato definito “un piano per la trasparenza” è puntare a “un modello innovativo di trasparenza nella Pubblica Amministrazione”. La Soresa è la società strumentale della Regione Campania, è la centrale unica di acquisti dei prodotti destinati alle aziende del sistema sanitario regionale e la realizzazione del ripiano del debito maturato negli anni passati. Il progetto è stato presentato a Napoli, alla presenza del presidente dell’Autorità nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone. “La trasparenza è determinante – ha affermato Cantone – è un antidoto utile ed efficace contro la corruzione”. Soprattutto c’è la questione per la quale “la sanità è uno degli ambiti nei quali purtroppo la corruzione la fa da padrone”. Di conseguenza “riuscire a lavorare sulla trasparenza significa mettere in campo un meccanismo di prevenzione che può dare risultati – ha sottolineato Cantone – dobbiamo poi verificare in concreto come decliniamo questa attività, perché le società pubbliche soprattutto molto grandi sono quelle nelle quali ci sono rischi maggiori”. Giovanni Porcelli, presidente della Soresa, ha evidenziato che a partire da questo progetto, “tutti potranno vede come vengono spesi i soldi”. “La Soresa effettua gare d’appalto per la Regione Campania – ha detto – e in questo momento siamo impegnati a fare gare per molti milioni di euro. Abbiamo ritenuto giusto prestarsi a questa sperimentazione, unica nel suo genere, che è anche molto complessa, ma abbiamo subito accettato perché dove spesso si sbandiera il vessillo della trasparenza, noi cominciamo con atti concreti a partire da questo”. A spiegare gli obiettivi del progetto, Ferdinando Pinto, ordinario di Diritto amministrativo del Dipartimento di Giurisprudenza della Facoltà Federico II di Napoli. “Con Soresa avviamo un percorso mai intrapreso in Italia – ha spiegato – Una rivoluzione che mette al centro dell’iter amministrativo la possibilità per tutti di conoscere tutto”. “Con questo metodo – ha concluso – ci sarà un controllo diffuso che permetterà a chiunque di poter consultare qualsiasi decisione presa da Soresa nel corso di una gara d’appalto e non solo”. In sostanza, ogni passo legato a un bando, una gara, un appalto pubblico, sarà messo in rete in modo da consentire un controllo “costante” delle attività di Soresa.

 

 

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