Una cosa è certa, la 62/ma Berlinale (9-19 febbraio) sarà un’edizione ‘monstre’ (oltre 400 film da ogni parte del mondo), ma non mancherà di glamour. E questo in una manifestazione che non ha mai puntato troppo sulle star, ma piuttosto al solo cinema di serie A. Quest’anno però sul ghiacciato tappeto rosso dell’austero Berlinale Palace
passeranno tante star, da Angelina Jolie a Meryl Streep (Orso d’oro alla carriera), da Uma Thurman a Robert Pattinson. E per l’Italia a Berlino la soddisfazione di un film in concorso come ‘Cesare deve morire’ dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani, girato nel braccio di massima sicurezza del carcere di Rebibbia, con i detenuti nei panni degli stessi protagonisti. E ancora per il nostro paese nella sezione Panorama Special, ‘Diaz’ docu-film di Daniele Vicari sul G8 di Genova e sull’assalto alla scuola Diaz e alla caserma di Bolzaneto e infine, nella sezione Panorama Dokumente, ‘The Summit’ di Franco Fracassi e Massimo Lauria ancora sugli scontri di Genova 2001. Tutto partirà il 9 febbraio con ‘Les adieux a’ la reine’ del regista Benot Jacquot, una visione inedita degli ultimi tre giorni della monarchia francese nel 1789. E questo non solo dal punto di vista della regina Maria Antonietta (Diane Kruger), ma anche da quello della servitù che condivise quella tragedia politica e storica. Tra i film più attesi, ‘Captive’ di Brillante Mendoza (in concorso) con Isabelle Huppert che interpreta un’operatrice umanitaria rapita dagli estremisti islamici di Abu Sayyaf e l’esordio alla regia di Angelina Jolie con ‘Nella terra del sangue e del miele’ (sezione Special), storia d’amore tra una donna bosniaca e un soldato serbo durante la guerra dell’ex-Yugoslavia (l’attrice è, tra l’altro, sostenitrice dell’alto commissariato dell’Onu ai rifugiati). In competizione anche film come ‘Aujourd’huì del regista francese Alain Gomis, ‘Barbara’ del tedesco Christian Petzold, ‘Jayne Mansfield’s Car’ dello statunitense Billy Bob Thornton, ‘Mete’orà del greco Spiros Stathoulopoulos, ‘Just the Wind’ dell’ungherese Benedek Fliegauf. Fuori gara, anteprime come ‘Bel Ami’ di Declan Donnellan e Nick Ormerod, con Robert Pattinson e Uma Thurman, ‘The Flowers Of War’ di Zhang Yimou con Christian Bale e ‘Molto forte, incredibilmente vicino’ di Stephen Daldry plurinominato agli Oscar. Infine, sempre fuori concorso, ‘Knockout, Resa dei conti’ di Steven Soderbergh con mega cast, Michael Douglas, Antonio Banderas, Ewan McGregor, Michael Fassbender (Shame) e l’esordiente Gina Carano campionessa di arti marziali miste. Sul fronte dell’impegno ci sarà poi un omaggio alla cosiddetta “primavera araba” a un anno della caduta del presidente egiziano Moubarak e, nella sezione Forum, ben tre lavori sulla catastrofe nucleare di Fukushima dello scorso marzo in Giappone. Ma la Berlinale è anche business con l’European Film Market a cui fanno capo le maggiori case di produzione e distribuzione e col Talent Campus, una iniziativa dedicata al sostegno di cineasti e registi emergenti. A giudicare i film saranno il regista britannico Mike Leigh (presidente), il francese Franois Ozon, l’attrice Charlotte Gainsbourg, l’attore Jake Gyllenhaal e, infine, il regista iraniano Asghar Farhadi. Il suo film ‘Una separazione’ ha vinto l’Orso d’0ro nel 2011, quello d’Argento per l’insieme degli attori ed è superfavorito quest’anno agli Oscar come miglior film straniero.