Piedimonte Matese- “Proporrei di appendere non solo il volto del presidente della repubblica nelle scuole ma anche i volti dei pastori , di chi fa il formaggio”. Franco Arminio, scrittore/cantore e promotore delle aree interne , quelle lontane dai centri urbani omologati, ha fatto tappa a Piedimonte Matese “per sostenere le associazioni che lavorano per il centro antico” come ha poi scritto su fb postando una foto di quei luoghi visitati(tra cui la cappella di S.Biagio e del ciclo di affreschi) che lo hanno “risvegliato dalla stanchezza del viaggio”( tornava dal Piemonte).L’occasione è stata la giornata di riflessione sul patrimonio paesaggistico , architettonico culturale(“Una storia spezzata”) e sulla presentazione del manifesto civico sui luoghi d’arte svoltosi nell’auditorium del museo civico accolti dalla direttrice scientifica del “Mucirama”, Laura Del Verme. Un’incalzante ed appassionata intervista allo scrittore- paesologo, condotta dal giornalista e promotore di Byblos, Gianfrancesco D’Andrea, che ha portato con naturalezza a rendere Arminio una sorta di “padre” del manifesto i cui obiettivi e motivazioni sono stati discussi nel corso di una tavola rotonda a cui hanno partecipato alcuni rappresentanti delle associazioni operanti nel comune e nel territorio matesino. Arminio, incantato dal centro antico e dai suoi monumenti, scorci, ha ribadito la validità esistenziale di quello che ha definito il “mondo arcaico”, dei luoghi lontani dal caos urbano non mancando di criticare la disattenzione anzi la cecità del mondo politico- istituzionale (“il centro”) verso questi territori richiamando l’esperienza- finora inconcludente- del progetto sulle aree interne (“ stiamo ancora scrivendo la sceneggiatura senza il film”). L’intervista ed il confronto tra le associazioni sono stati preceduti dalla proiezione di un bellissimo video curato dall’associazione Rena Rossa/Love Matese e dal Cai ed uno sulla storia di fascino e degrado del palazzo ducale.
Michele Martuscelli