Sono oltre 50mila i capi d’abbigliamento, con false etichette relative alla composizione e all’origine dei prodotti, sequestrati in tutto il territorio nazionale durante l’operazione “Teseo” che ha portato alla denuncia per il reato di fronde in commercio di 54 persone e all’individuazione di 36 attività commerciali operanti nel settore dell’import-export fra Sassari, Cagliari, Roma, Napoli, Padova e Prato. Si è conclusa l’operazione della Guardia di Finanza del Gruppo di Olbia che ha visto impegnati oltre 200 militari e che ha permesso di fare luce su una frode tessile milionaria diffusa in tutta Italia. L’indagine, avviata lo scorso inverno in seguito ad alcuni sequestri di merce in negozi di Olbia, ha permesso di smantellare una rete articolata che produceva e vendeva capi d’abbigliamento con false etichette. In alcuni casi venivano indicati filati pregiati, come il cashmere, risultati, in seguito agli esami di laboratori, inesistenti. La vasta operazione andata avanti per mesi si inserisce nell’attività delle Fiamme Gialle tesa a tutelare il settore del “Made in Italy” ed i consumatori dalle frodi. Tutta la merce sequestrata, grazie al provvedimento della Procura della Repubblica di Tempio Pausania che ha coordinato le indagini, verrà destinata a famiglie indigenti.


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