“Il contratto dopo la gara da 8 milioni e 700 mila euro per la pulizia dello scalo Falcone-Borsellino non fu mai firmato, alcuni mesi fa abbiamo allertato con una nota la Procura di Napoli perché non ci avevamo visto chiaro”. Lo dice il presidente della Gesap (la società che gestisce l’aeroporto palermitano), Fabio Giambrone, dopo la pubblicazione (ieri su la Stampa e oggi su La Sicilia) di alcune notizie riguardanti l’inchiesta Consip che toccherebbe l’appalto per le pulizie all’aeroporto di Palermo da quasi 9 milioni di euro, aggiudicato il 26 aprile dell’anno scorso alla “Romeo gestioni” di Alfredo Romeo. I giornali citano un passaggio dell’informativa redatta dagli investigatori per la Procura di Napoli che definisce la gara una di quelle “gravate, a vario titolo, da forme turbative riferibili potenzialmente a terzi”. La gara fu aggiudicata alla “Romeo Gestione”. Ma dall’aprile del 2016 l’aggiudicazione è stata bloccata – dicono dalla Gesap – Il presidente Giambrone e l’amministratore delegato Mistretta, nel dicembre scorso, hanno scritto alla Procura campana. Pochi mesi prima, in settembre, avevano chiesto alla Prefettura di Napoli le informazioni di legalità sulla Romeo Gestioni. Non avendo ricevuto risposte il contratto era stato preparato – continua la Gesap – Ma quando era tutto pronto per la firma i giornali hanno dato la notizia che Romeo era finito sotto inchiesta per corruzione. E così “per ragioni di opportunità” la sottoscrizione del contratto fu sospesa in attesa di acquisire ulteriori informazioni. La ditta Romeo dunque non si è mai insediata e il servizio di pulizie è rimasto affidato in regime di prorogatio alla vecchia ditta. Dell’appalto parlano, intercettati, il 16 gennaio del 2016, Alfredo Romeo, arrestato per corruzione, e il suo ‘facilitatore’ Italo Bocchino, ex deputato di An. E’ quest’ultimo che dice all’imprenditore di “di avere acquisito informazioni da Dario Colombo, vecchio responsabile unico del procedimento della gara e colui che l’aveva predisposta”. Ma Colombo ha dismesso i panni di amministratore delegato della Gesap il 30 giugno 2015. E allora Bocchino cerca nuovi appoggi alla Gesap e nel descrivere a Romeo il nuovo responsabile unico del procedimento parla di “un consigliere comunale di Palermo, di Forza Italia, uomo di Schifani… quindi stiamo messi malissimo”. Informazione che però non coincide con la realtà, visto che il Rup della gara poi aggiudicata a Romeo è Giuseppe Maritano, responsabile area terminal di Gesap, che non è mai stato consigliere comunale. Ma, si legge nell’informativa citata dai giornali, “gli altri soggetti di rilievo nel consesso della gara in esame (…) stavano dando una mano alla compagine imprenditoriale di Romeo”. E questo in base a questo passaggio dell’intercettazione: “Lex amministratore delegato… l’attuale amministratore delegato che viene dal mondo bancario e ancora non ha capito dove sta… però dice… è meglio un grosso nome che è il presidente che è Fabio Giambrone, ex deputato, uomo amico di Leoluca Orlando e messo lì da Leoluca Orlando… dicono… ci stanno dando una mano e stanno facendo pressioni… per dire… qua, là… anche il funzionario competente”.