“Migliorare l’efficacia e la trasparenza nella gestione delle risorse economico -finanziarie del comune di Mondragone dovrà essere un obiettivo strategico per il prossimo futuro, ha dichiarato Umberto Cinque, rappresentante di MBC al Tavolo per il Patto Civico per Mondragone. Bisognerà elaborare le informazioni e i dati contenuti nel bilancio in una forma che permetta un’agevole lettura per tutti i cittadini. Purtroppo, nonostante le nuove, recenti regole e i nuovi schemi di bilancio collegati alla riforma della contabilità pubblica, il bilancio del comune di Mondragone continua a restare in una pericolosa zona d’ombra. “Qualche dato attendibile, a proposito del bilancio di Mondragone, lo ricaviamo dalla Relazione 2015 della Corte dei Conti sulla gestione finanziaria degli Enti Locali, ha continuato Dario Caprio di MBC. La Corte dei Conti ha certificato che il comune di Mondragone al 31.12.2013 (ad 1 anno e mezzo circa dall’elezione di Schiappa) era tra i 255 enti che presentavano uno squilibrio effettivo di bilancio, seppur di soli 65.221 euro, ovvero di 2 euro pro capite, con una incidenza sulle entrate correnti dello 0,26%. Al 31 dicembre 2015 (passati 3 anni e mezzo di amministrazione Schiappa) la Corte dei Conti registra, invece, un disavanzo effettivo e uno squilibrio di ben 11.301.932 euro. Dato che trova ovviamente conferma consultando il bilancio 2015 dell’ente. “Abbiamo già proposto, ha rilanciato Gianni Pagliaro, portavoce di MBC, che la prima azione da farsi all’indomani del voto di primavera sarà attivare un audit di bilancio affidato ad una società terza in grado di far emergere lo stato effettivo delle cose, soprattutto in ordine ai debiti e all’enorme evasione ed elusione, e di accertare eventuali responsabilità, sperando che tale analisi accerti la possibilità di poter approntare un serio piano di riequilibrio che superi, seppur nel tempo e con qualche inevitabile sacrificio, i disastri di questi anni. Sulla gestione economico-finanziaria occorrerà comunque cambiare radicalmente passo per affrancarsi definitivamente dalle alchimie e dai giochi di prestigio, dalle scelte di pochi e dalla mancanza di trasparenza e di condivisione “Punteremo al Bilancio partecipato e di quartiere, ha concluso Umberto Cinque, ove ogni quartiere della città, da quelli centrali a quelli più periferici, potrà avere la possibilità di decidere come spendere- e perché- una quota del bilancio preventivamente stabilita dall’amministrazione comunale. I cittadini in apposite assemblee di quartiere potranno conoscere il bilancio comunale, sapere cioè come si spendono effettivamente i propri soldi, e deliberare in ordine a progetti ed iniziative di interesse del proprio territorio.”

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