Rischiano il processo i 46 indagati finiti nel mirino della Dea nell’ambito dell’operazione Jackpot che ha svelato gli interessi del clan Schiavone nella gestione del gioco online imponendo una propria piattaforma alle attività pubblica. Tra gli indagati a rischio giudizio ci sono Walter e Francesco “Sandokan” Schiavone. L’inchiesta lo scorso febbraio aveva portato 41 persone in carcere, due ai domiciliari e all’esecuzione di un obbligo di dimora fuori regione. Secondo la Dda la piattaforma di poker online incriminata era gestita da Mary Venosa, figlia dell’allora reggente del gruppo sorto dopo gli arresti degli ultimi anni.