“Quel giudice si è già espresso su Alfredo Romeo”. E’ quanto contestano i legali della Romeo Gestioni che oggi hanno depositato una istanza di ricusazione presso la Corte d’Appello di Roma nei confronti del gip Gaspare Sturzo chiamato a decidere in merito alla richiesta di interdizione avanza dalla Procura nei confronti dell’azienda guidata dall’imprenditore napoletano arrestato nell’inchiesta sugli appalti Consip.Il deposito dell’istanza è stata comunicata a Sturzo nel corso dell’udienza in cui si affrontava la questione dell’interdizione. Per i difensori dell’azienda, Giuseppe Giacomini e Raffaele Ferola, il giudice chiamato a decidere sulla misura chiesta dalla procura, sarebbe in una condizione di incompatibilità per aver già deciso sull’arresto di Romeo, avendo firmato l’ordinanza di custodia cautelare e avendo egli rigettato l’ istanza di scarcerazione presentata dai difensori dell’ imprenditore in sede di interrogatorio di garanzia. Sull’istanza di ricusazione dovrà pronunciarsi la Corte d’Appello, mentre il procedimento è stato rinviata al prossimo 30 marzo. Per la procura l’azienda avrebbe violato la legge 231 sulla responsabilità degli enti e andrebbe pertanto interdetta, per un periodo di tempo, dalla partecipazione a gare della pubblica amministrazione, fatto salvo gli appalti già in essere.
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