Apprezzato musicista, artista poliedrico e ricercatore musicale, Gianni Lamagna ha recitato nella maggior parte dei lavori del maestro Roberto De Simone, dalla Gatta Cenerentola al Canto de li Cunti, dalle 99 disgrazie di Pulcinella al Requiem per Pasolini e alla Cantata per Masaniello, solo per citarne alcuni. Dal 1997 è la voce maschile della Nuova Compagnia di Canto Popolare.

Reduce dal recentissimo successo del suo ultimo cd “Racconti e musiche per i giorni di Natale”, presentato durante le festività nell’affollatissima chiesa dei Santi Filippo e Giacomo del quartiere San Biagio dei Librai a Napoli, Lamagna sarà ospite del ciclo di incontri “Note a piè di pagina. Una sera con…”, nella Libreria Spartaco-Interno4 di via Martucci a Santa Maria Capua Vetere, venerdì 10 febbraio 2012 alle ore 18,30. L’affascinante viaggio attraverso le sonorità più originali e insieme tradizionali della musica partenopea vedrà, al fianco di Gianni Lamagna, l’attore e cantante Lello Giulivo (uno degli interpreti della Passione di Cristo di Mel Gibson e che, tra l’altro, ha condiviso con Lamagna le esperienze con Roberto De Simone e nella Nuova Compagnia di Canto Popolare) e Marino Sorrentino (musicista della Nuova Compagnia di Canto Popolare, suona tromba, flauto, zampogna, ciaramella e tutti i fiati etnici ed è tra i fondatori del gruppo Alas de Esperanza che sostiene progetti di promozione umana e di autodeterminazione di piccole comunità, dislocate tra la periferia di Lima in Perù e la selva amazzonica).

 

Note a piè di pagina: riflettori accesi su Gianni Lamagna Artisti e critici dicono di lui… (tratto dal sito www.giannilamagna.com) … Gianni Lamagna è un artista dell’ottocento sperduto nel mondo contemporaneo. Non ho mai conosciuto persona più umana e più testarda, più elegante e più triviale, più ambigua e più lineare e tutto nello stesso tempo e con una voce che gli permette di cantare con la stessa disinvoltura Schoenberg e Gaetano Lama, Goethe e Libero Bovio. Nella forza delle sue interpretazioni c’è il segreto di chi ama la musica nelle pieghe più remote dell’anima, senza forzature divistiche. La sua più bella dote: la generosità…

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