Alife- Prosegue oggi la discussione del consiglio comunale sulla proposta di dissesto finanziario con la maggioranza spaccata. Tecnicamente è stata quella di ieri una sospensione della seduta interrotta dopo quasi due ore di accesa discussione : la maggioranza ha fatto venire il numero legale(mancavano due consiglieri di maggioranza mentre la minoranza- guidata dall’ex sindaco Roberto Vitelli era compatta. Così per non rischiare – dopo l’interruzione- il sindaco è rientrato in aula e ha letto un documento in cui tra l’altro ventilava eventuali dimissioni(“rinuncio alla poltrona per l’interesse degli alifani”) invitando la segretaria comunale ad inviare tutta la documentazione alla prefettura ed alla magistratura contabile. Una mossa quella del sindaco-dopo una rapida consultazione, per non mettere ai voti la proposta della minoranza di rinviare la complessa questione per esigenze di approfondimento : un’accelerazione che non ha affatto convinto il gruppo di opposizione del ”Toro” per non “essere stato messo in condizione di valutare appieno la documentazione in merito al dissesto. “Siamo ad un bivio” ha dichiarato il sindaco Cirioli ribadendole accuse sulle irregolarità contabili già esplicitate nella conferenza stampa per un disavanzo progressivo e costante come riportato nell’intervento introduttivo. Furibondo e durissimo botta e risposta tra il sindaco Cirioli ed il consigliere Angelo Giammatteo destinatario due giorni fa di un decreto di revoca della deleghe operative in ragione del venir meno del rapporto di fiducia- come motivato nel provvedimento sindacale. Giammatteo ha proposta di ricorrere alla soluzione del riequilibrio (“ il dissesto è l’ultima soluzione” ha dichiarato dichiarando di non essere contrario per principio alla strada del dissesto finanziario. “Il Consiglio comunale- ha scritto su FB il sindaco- è stato partecipatissimo da parte dei cittadini. Resta però ancora molta indecisione da parte di qualche consigliere(assenti due consiglieri di minoranzae incerta la posizione di Santagata ndr). Una cosa deve essere chiara. Indietro non si può più tornare, anche se questo dovesse costringere il Sindaco a dimettersi. La legalità non si fa a giorni alterni e i poteri forti non bloccheranno questo atto di coraggio. Una cosa però è emersa in maniera netta: anche coloro che ancora chiedono il rinvio della discussione hanno preso atto della impossibilità a proseguire in questo modo e al massimo chiedono di ricorrere al pre dissesto”. Oggi secondo tempo e ..round
Michele Martuscelli