DRAGONI – Come ampiamente anticipato dal Comitato Pro Ponte nei giorni scorsi, una delegazione di cittadini si è recata ieri, 13 aprile, presso la sala Consiliare del Comune di Dragoni per incontrare, a seguito del Consiglio Comunale, il presidente facente funzioni della Provincia di Caserta Silvio Lavornia. Una sala consiliare blindatissima dato che il presidente Lavornia, che ha accolto la rappresentanza ma che non ha ritenuto opportuno il momento e il luogo scelto dal Comitato, ha pensato bene di far essere presenti anche i Carabinieri del Comando di Alvignano e la Polizia. “I puntelli sono stati ordinati questa mattina”, ha subito precisato il presidente Silvio Lavornia. Dunque a quattro giorni dalla mancata promessa di riapertura pare si sia arrivati alla conclusione che circa 300 puntelli potranno essere, la settimana prossima, posizionati sotto una delle otto campate del ponte. A conferma del fatto il presidente Lavornia ha mostrato ai presenti l’ordine effettuato dai tecnici provinciali e ha pubblicamente fissato una nuova data per la riapertura: il 5 maggio. Non sono mancati momenti di agitazione ed è proprio per questo che il presidente Lavornia, che ha più volte ripetuto la sua non responsabilità nei ritardi della consegna dei lavori, ha anche paventato la possibilità di dimettersi nel caso in cui anche questa nuova data fosse disattesa. La discussione si è concentrata principalmente sul fatto che due documenti (con data 4 gennaio 2017) a firma di Lavornia stesso e del Comitato Ponti, incaricato dalla Provincia, è ben evidenziata la riapertura di una corsia subito dopo aver affidato i lavori (cosa che non è avvenuta) e che il progetto redatto dai tecnici provinciali, oggi fermo al Genio Civile, è preferibile alla soluzione proposta dalla 4Emme di Bolzano “salvo che, considerazioni di carattere politico non di competenza dello stesso Comitato, inducano a praticare soluzioni alternative”. “Soluzioni alternative” che oggi però il presidente Lavornia non ritiene applicabili.