Dopo la tregua che il maltempo ha concesso in queste ore, l’Italia aspetta con il fiato sospeso l’arrivo delle nuove nuovi correnti siberiane. Secondo la Protezione civile, la perturbazione sul Mediterraneo riprenderà forza domani con l’arrivo di un nucleo di aria artica su gran parte del territorio nazionale,

con primi effetti al nord, in estensione venerdi anche al centro-sud. L’allerta di avverse condizioni meteorologiche parte dalla serata di domani, giovedì 9 febbraio, con neve a quote di pianura su Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna: in particolare nelle province di Forlì-Cesena e Rimini. Venti di burrasca sulle regioni nord-orientali e sulla Liguria, con mareggiate, diffuse gelate e freddo. Il freddo e la neve hanno causato ancora vittime e feriti. Un uomo, Achille Ivan Battagliola, 49enne originario di Orzinuovi, è morto assiderato dopo essere caduto in una roggia nel centro di Manerbio, nella Bassa bresciana. E’ rimasto fermo per ore prima che qualcuno lo trovasse, ma era troppo tardi.

Una donna ucraina di 62 anni, è stata trovata senza vita in un capanno di via Carlo Torre a Milano. Due i morti per infarto oggi nelle Marche. A Jesi Oliviero Casci Ceccacci, 60 anni non ancora compiuti, un medico molto conosciuto in zona, è stato stroncato da un malore mentre cercava di liberare la propria auto dalla neve. L’altra vittima è un anziano di 74 anni, Nazzareno Michelangeletti, che stava spazzando via la neve davanti a casa sua a Moie di Maiolati. Vinto dallo sforzo, si è accasciato davanti agli occhi della moglie settantunenne. Un uomo di 57 anni, Enzo Catini, residente ad Avezzano, è stato trovato privo di vita in mezzo alla neve in località Campo dei Fiori alla periferia della città.

L’uomo è deceduto a causa di un malore dovuto al freddo intenso o alla fatica fatta nel tentativo di raggiungere la sua stalla per dare da mangiare ai cavalli. Si tratta del quarto decesso nella Marsica legato al maltempo. In provincia di Ancona, a Osimo, un ragazzo di 16 anni è ricoverato in prognosi riservata dopo essersi spaccato la spina dorsale mentre giocava, con una tavola da surf sulla neve. A Corinaldo (Ancona) una famiglia di quattro persone – padre, madre e due bambini, italiani – è rimasta intossicata da esalazioni di monossido di carbonio di una caldaia malfunzionante o una stufa lasciate accese per contrastare il gelo. Ad Acuto (Frosinone) un operaio è rimasto folgorato su un traliccio della linea elettrica.

L’uomo, 46 anni, residente a Lenola (Latina), dipendente di una ditta di Subiaco (Roma), stava lavorando per conto dell’Enel per riparare un guasto alla rete elettrica causato dalla neve quando è stato investito da una scarica elettrica. Un uomo di 81 anni è stato ritrovato senza vita in una campagna vicino ad Ariano Irpino (Avellino), viveva solo in un casolare isolato e ricoperto di neve. I carabinieri hanno fatto fatica a raggiungerlo. Ma secondo il medico legale potrebbe non essere il freddo la causa del decesso.

 

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