Piedimonte Matese – Un sogno lungo trent’anni e grande 79.000 ettari. Sono le attese e le proporzioni del progetto di parco nazionale del Matese, unendo Molise e Campania con tanto di ipotesi di proposta di perimetrazione, all’ordine del giorno del parlamento e oggetto di un convegno svoltosi ieri nell’auditorium del chiostro su impulso di Legambiente nelle varie articolazioni territoriali. Un’esigenza di informazione, di riflessione e di confronto per fare il punto dell’iter in corso alla camera dei deputati in linea con le modifiche (controverse) della legge quadro nazionale in tema di aree protette .”Da oggi si apre un nuovo capitolo del Matese” richiamando l’iter in corso al Senato : “poi la palla passerà alle regioni ,ai sindaci ed alle comunità territoriali”. Da qui l’esigenza di sensibilizzazione alle opportunità dell’area protetta su scala interregionale, a quella nuova visione dello sviluppo sostenibile che è stata con energia sottolineata da diversi sindaci, sanniti e molisani, nella seconda parte del convegno. L’incontro è stato aperto dai saluti della direttrice del museo “Mucirama”, Laura Del Verme e dalla presidente del circolo Legambiente, Bernarda De Girolamo, dirigente scolastica del liceo “G.Galilei” con un apporto di percorsi e corsi in tema ambientale e didattica ( i relatori hanno partecipato ad una mostra d’arte allestita dagli studenti matesini). Una condivisione di scelte anche per il rilancio della rete ecologica appenninica che è stata sollecitata dal direttore campano del “Cigno”, Antonio Gallozzi mentre Nicoletti-responsabile aree protette e biodiversità – ha sottolineato il lavoro dal basso , quasi tutto dal versante molisano con una massiccia mobilitazione (l’area matesina -casertana- fa parte del parco regionale un sistema da sempre in affanno ). Durante il convegno è stata anche presentata ed illustrata, da Silvano Mastrolonardo(legambiente molise), anche l’ipotesi di perimetrazione del costituendo parco nazionale che comprende gli attuali esistenti livelli di tutela(area regionale, zone di salvaguardia ai sensi delle norme comunitarie e statali con le adesioni, alcune già deliberate, di comuni dell’area beneventana.
Michele Martuscelli