Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa dei sindacati dell’ospedale di Caserta. “Rigettiamo la macchina del fango, i politici piuttosto sostengano il territorio”. Le organizzazioni sindacali non ci stanno a subire la macchina del fango messa in moto mediaticamente strumentalizzando la vicenda delle accuse di prostituzione di alcune infermiere presso l’Azienda Ospedaliera di Caserta “Sant’Anna e San Sebastiano. Cgil Cisl e Uil unitamente, in virtù dell’offesa operata ai danni degli operatori dell’ A.O., notoriamente sottodimemsionati, vessati da turni impossibili e carenze assolute di organico, e per i gravissimi danni d’immagine arrecati alla reputazione di un’ azienda di rilievo razionale con eccellenze regionali, hanno dunque chiesto alla Direzione Generale di disporre nell’immediato una indagine interna affinché si faccia effettiva luce sull’episodio. “Siamo determinati – dichiara la nota delle OO. SS. – nel rigettare l’attacco fatto da alcuni politici, i quali invece di contribuire, come dovrebbero, nel realizzare un nuovo modello sanitario che risponda al fabbisogno dei cittadini casertani, ormai come sappiamo, tristemente famosi quali ultimi in tutte le graduatorie nazionali in fatto di qualità di vita, ultimi per l’ambiente, nei trasporti, nella sanità e purtroppo invece primi a morire per l’aumento di patologie tumorali”. Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl, ribadiscono l’indiscussa professionalità del corpo infermieristico dell’Azienda Ospedaliera di Caserta, che non può pagare nella sua interezza le presunte accuse lanciate all’indirizzo di “qualcuno”, cosa che va comunque accertata. Ritengono inoltre che queste strumentalizzazioni, anche di un certo tipo di stampa mai attenta alla verifica delle fonti, aldilà della vicenda in sé, non solo ritardino, ma blocchino gli adempimenti necessari alla ristrutturazione della sanità del territorio provinciale”.

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