Piedimonte Matese- L’ex assessore Attilio Costarella, unico candidato presentatosi alle primarie indette ma non svoltesi, ha rinunciato alla candidatura. Il Pd- dopo dieci anni di dominio quasi totale e partito egemone nell’ex maggioranza implosa, non sarà presente alle prossime elezioni comunali. La decisione è stata data ieri sera al termine di una serie di riunioni con una parte del partito. Proprio la lacerazione fortissima nel partito tra le due componenti “militarizzate” quella dell’ex sindaco Vincenzo Cappello e quella riconducibile al consigliere regionale Gennaro Oliviero, è stato il fattore fondamentale della mancata sintesi all’interno di un partito commissariato che dallo scorso settembre non è riuscito a dare uno sbocco unitario. Sotto accusa la conduzione proprio del commissario il senatore Franco Mirabelli per la scarsa incisività ai fini di una ricomposizione del partito. Dopo il tesseramento di fine febbraio il partito si è riunito ai primi di aprile dopo l’autocandidatura del giovane medico Fabio Civitillo.- espressa da un comunicato del consigliere Oliviero che così ha voluto forzare la mano e la reazione del commissario con l’indizione delle primarie in base allo statuto per la presenza di più candidature (Civitillo e Costarella. Primarie locali poi disertate da Civitillo e dalla componente di Oliviero che si è voluto contare su quelle nazionali appoggiando anche a Piedimonte Matese il presidente pugliese Michele Emiliano. L’ex maggioranza di “Piedimonte democratica” si era coagulata intorno alla figura di Costarella ma senza nessuna candidatura di sostegno : da segnalare lo strappo dell’ex consigliere Marcellino Iannotta dopo un’intesa con lo stesso Costarella per portare voti e bagagli alla candidatura sindacale della lista civica “Si-Amo” dell’avvocato Carlo Grillo appoggiata dall’ex sindaco e deputato Carlo Sarro.

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