“In tempi non sospetti abbiamo posto l’attenzione sull’emergenza Campi Flegrei e in particolare sulla pericolosità del supervulcano la cui eruzione potrebbe modificare il paesaggio per centinaia di chilometri e addirittura condizionare pesantemente il clima a livello mondiale. Abbiamo chiesto attraverso un accesso agli atti: quali siano le soglie di allerta dei Campi Flegrei e se si preveda, con gli attuali scenari, di arrivare a soglie di attenzione maggiore (arancione). Inoltre in una interrogazione al presidente De Luca chiediamo: a che punto è l’attuazione del piano nazionale di emergenza dei Campi Flegrei? Sono stati redatti i piani d’emergenza dei Comuni ricadenti nella zona rossa cioè quella vasta area da evacuare? La Regione Campania ha raccolto i vari piani per armonizzarli e portarli all’attenzione del Governo”. Lo chiede Maria Muscarà, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle rispetto al rinnovato allarme sollevato da scienziati e importanti centri studi e riviste scientifiche sull’emergenza Campi Flegrei. “Voglio ricordare che la nuova area a rischio comprende per intero i comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida e Quarto e parte dei Comuni di Giugliano, Marano – sottolinea Muscarà – e alcune municipalità di Napoli come Soccavo e Pianura e i quartieri di Bagnoli e Fuorigrotta e alcune porzioni di San Ferdinando, Posillipo e Chiaia, e Arenella, Vomero e il quartiere di Chiaiano”. “Dal Comune di Napoli, ad esempio, non si hanno segnali della messa a punto di un piano d’emergenza – evidenzia la consigliera – bene hanno fatto i nostri consiglieri comunali Menna e Brambilla a rivolgere un’interrogazione al sindaco de Magistris”. “L’allarme lanciato dalla comunità scientifica è molto serio – aggiunge – non c’è più tempo da perdere occorre recuperare il tempo perso”. “La Regione Campania deve accelerare, sollecitare i piani d’emergenza – evidenzia Muscarà – redigere un piano armonizzato e sottoporlo al Governo centrale”. “De Luca presentò il piano di evacuazione per il Vesuvio, annunciandone uno anche per i Campi flegrei e promettendo, in caso di eruzione, il salvataggio di ‘700mila abitanti e 25 Comuni’ con l’impiego di 500 bus e 220 treni al giorno’ – ricorda la consigliera – ma dell’approvazione non si è saputo più nulla”. “C’è tanto lavoro da fare come il decollo dei piani di evacuazione – prosegue – e le prove con simulazione per l’attuazione dei piani di allontanamento”. “Non a caso circa dieci mesi fa abbiamo depositato una proposta di legge regionale sul rischio sismico nei Campi Flegrei – conclude Muscarà – per fornire come sempre un contributo nel merito purtroppo registriamo che la nostra iniziativa è finita in qualche cassetto polveroso”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui