L’ASL di Caserta apporta drastici tagli ai fondi e porta al collasso la “Villa dei Cedri” di Lusciano, mettendo seriamente a rischio i servizi assistenziali e riabilitati in favore dei disabili. Con la Deliberazione n° 490 del 12 aprile 2017, a firma del Direttore generale dell’Azienda Sanitaria Casertana, Dott. Mario De Biasio, vengono prese austere determinazioni circa il Tetto di Spesa dell’anno 2017 relative alle terapie di riabilitazione effettuate da persone diversamente abili, soprattutto bambini e ragazzi. Il provvedimento colpisce quindi anche la struttura luscianese, che vede quindi dimezzarsi le risorse. Infatti per l’intero 2017 la somma messa a disposizione del Centro è pari ad euro1.553.424,74, con l’aggravante che però la notizia arriva nettamente in ritardo rispetto all’avvio dei servizi, che sono stati offerti all’utenza in relazione di quanto previsto per l’anno precedente, così che, giunti quasi a metà anno, ci si ritrova ad aver già speso quasi tutta la somma messa a disposizione. L’innaturale scelta di diminuire le risorse però non tiene affatto conto di parametri umani, ma pone l’attenzione solo su calcoli di natura economico finanziaria, dove ciò che stranamente torna sono solo “i conti”. Nessuno però si è ancora posto il quesito di cosa faranno queste 450 persone diversamente abili -quasi tutti bambini e ragazzi- fino all’arrivo del nuovo anno e del nuovo “Tetto di spesa”. Senza contare che sono altresì messi a rischio gli oltre 100 posti di lavoro del personale in servizio, che a vario titolo è occupato presso la struttura, a cominciare dagli autisti, infermieri, terapisti e sanitari, oltre al personale amministrativo. A tutto questo si aggiunge la beffa delle famiglie che, si vocifera già dalle prossime settimane, non potranno più confidare nella gestione del servizio di semi convitto (dalle ore 07:00 alle ore 18:00) e che di conseguenza non sapranno a chi affidare i propri cari nelle ore in cui dovranno recarsi a lavoro. Le famiglie dei disabili congiuntamente ai lavoratori della struttura hanno annunciato le prime azioni dimostrative nei confronti del provvedimento e nella mattinata di lunedì 29 vi sarà, nei pressi della struttura, un’Assemblea generale, a cui tutti i cittadini potranno prendere parte, al fine di favorire l’istituirsi di un tavolo di concertazione con le istituzioni coinvolte. Per il momento, la morale della favola è la solita: “il problema di copertura finanziaria porta sempre alla mortificazione del servizio offerto al cittadino…questa volta però è maggiormente amaro il finale perché il cittadino offeso è, per sua stessa natura, una persona che dovrebbe essere protetta a qualunque costo…e senza tetti che tengano!”. Noi continueremo a seguire la vicenda, nella speranza di riuscire a cambiare le ultime battute e così scrivere un bel lieto fine.
Elio Marciano