PIEDIMONTE MATESE – Stasera il gran finale in Piazza De Benedictis (antistante la Casa Comunale) alle ore 21:00. I più lunghi comizi che si tengono a Piedimonte Matese in queste sere di campagna elettorale. Questo sono gli incontri organizzati dalla lista n.1 “Noi siamo di Piedimonte”. Comizi durante i quali intervengono tuttii candidati della lista. Comizi durante i quali intervengono anche i cittadini. “Mai successo prima”, ha detto qualcuno. Una squadra, “Noi di Piedimonte”, che, soprattutto negli ultimi due incontri tenuti in località Domus Rossa e in Piazza Annunziata, ha parlato di tutte le problematiche di Piedimonte Matese, dimostrando molta più competenza di qualcuno che vanta di averne. Sul palco ieri sera, 8 giugno, anche uno dei boscaioli di Vallata a portare la sua diretta testimonianza. “Il territorio di Piedimonte Matese ha circa 1200 ettari di boschi, di cui scarsi 900 tra Monte Stufo, Ferracciano, e Selvapiana. Posti per anni dimenticati, posti che forse qualche amministratore del passato non sa neppure dove si trovano. E a proposito di patrimonio boschivo è doveroso precisare una cosa prima di fantasticare sulle ricchezze che i boschi potrebbe portare: nel 2013 fu redatto dal geometra Fiorucci il PAF (Piano di Assestamento Forestale). Piano approvato dalla Regione Campania e dimenticato dal Comune di Piedimonte Matese. Si sarebbe potuto fare cassa subito con il patrimonio boschivo, Noi di Piedimonte lo sappiamo perché ce lo siamo fatti raccontare direttamente da chi vive di questo lavoro. Di Lorenzo lo ha sempre saputo, ha anche sempre saputo anche che ha validità 10 anni. Perché ne parla solo ora? Noi non abbiamo impacchettato fumo da vendere ai boscaioli questa sera, questo lo ha fatto Grillo con la bizzarra idea dettata da Coldiretti”. Ad asserirlo a gran voce sul palco il candidato sindaco Fabio Civitillo. Degno di nota anche l’intervento della più giovane del gruppo, Cristiana Iasalvatore (22 anni), che si è fatta portavoce di tutta la squadra dichiarando con fervore: “Questa sera voglio parlare di politiche giovanili, partendo da un pezzo di definizione dell’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite) e mi voglio rivolgere soprattutto a chi ci ha definito “giovani” e “inesperti”.