La Giunta Comunale, su proposta dell’assessore Francesco De Michele, ha approvato il nuovo regolamento dei beni comuni urbani, che ora sarà sottoposto al Consiglio Comunale (sarà discusso nel corso della prossima assise) per il definitivo via libera. Questo testo che ha ricevuto oggi l’ok della Giunta è diverso rispetto alla bozza di regolamento approvato dall’Amministrazione con la delibera n. 38 dello scorso 12 settembre. Dopo questo atto, infatti, il Comune aveva dato inizio ad un concreto processo di audit, coinvolgendo in maniera capillare tutte le associazioni per accogliere proposte e suggerimenti. La campagna di audit è terminata a fine gennaio e l’Amministrazione ha recepito le proposte provenienti dal mondo delle associazioni e, più in generale, dalla società civile, modificando alcuni articoli del regolamento.

Uno dei cambiamenti più significativi di questo nuovo testo è l’istituzione dell’”Osservatorio per i beni comuni”, un organismo terzo, composto da rappresentanti della società civile (associazioni, Università, ordini professionali), che avrà funzione di supervisione e consultiva su ogni singola proposta relativa alla gestione di un bene comune.

Attraverso il nuovo regolamento, l’Amministrazione si pone l’obiettivo di valorizzare le numerose iniziative di azione diretta dei cittadini, singoli o associati, finalizzate a migliorare la cura della città, seguendo il principio della sussidiarietà orizzontale. In particolare, con questo strumento si intende perseguire una collaborazione con la cittadinanza al fine di tutelare quei beni essenziali o funzionali al benessere della comunità locale che sono a forte rischio di abbandono o deperimento, in quanto non utilizzati o non gestiti in maniera appropriata. Ci si riferisce, nello specifico, alle aree pubbliche, verdi, private di uso pubblico, al patrimonio immobiliare comunale, alle piattaforme digitali e alle funzioni e ai servizi ai cittadini.

Il regolamento per la gestione dei beni comuni urbani comporta che il ruolo dell’Amministrazione comunale sia indirizzato ad incentivare e coordinare l’azione dei cittadini nella cura dei beni comuni urbani, nonché ad elaborare e instaurare meccanismi di governance stabili e duraturi nella cura dei beni comuni nel rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità, inclusività, sostenibilità economica ed ambientale, fiducia e responsabilità.

“È un altro passo – ha dichiarato il sindaco di Caserta, Carlo Marino – nel processo di coinvolgimento dei cittadini nella vita della comunità. Con questo prezioso strumento, quale il regolamento per i beni comuni urbani, consentiamo a tante aree della città di tornare a vivere e di essere curate con costanza e passione da parte di quei cittadini e quelle realtà che giornalmente si spendono per la tutela di Caserta. La sinergia tra istituzioni, in questo caso l’Ente Comune, e le associazioni di volontari rappresenta la carta vincente per lo sviluppo e il buon governo della città”.

“Per noi – ha spiegato l’assessore Francesco De Michele – la redazione di questo regolamento era un punto fermo sin dai tempi della campagna elettorale. Il Partito Democratico aveva preso un impegno con i suoi elettori e, dopo un autentico e lungo audit in cui sono state coinvolte tutte le realtà della società civile, abbiamo mantenuto la promessa, dotando la città di Caserta di uno strumento di grande importanza, che consentirà lo sviluppo di una vera attività di cittadinanza attiva da parte di tutti. Ringrazio la Commissione Consiliare e tutti i consiglieri comunali, che hanno dato un apporto fondamentale per il raggiungimento di questo risultato”.

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