“Questa volta non finirà come se nulla fosse, i cittadini e il territorio hanno subito danni enormi, noi ci siamo impegnati affinché potessero essere messi nero su bianco, i nomi e cognomi di chi ha gestito, autorizzato e fatto affari sulla pelle della gente e dell’ambiente” lo afferma la portavoce del MoVimento 5 Stelle, Vilma Moronese membro della Commissione Ambiente del Senato della Repubblica, che ha depositato una delle più complesse e lunghe interrogazioni, mai presentate. Nell’interrogazione del M5S, viene ricostruita dall’inizio tutta la storia dello stabilimento di trattamento rifiuti di Bellona(Caserta) ILSIDE che andò a fuoco lo scorso 11 Luglio, e che ha bruciato per oltre 4 giorni intossicando i cittadini anche dei comuni limitrofi. La gravità dell’incendio, costrinse i Vigili del Fuoco a lavorare con ben 4 squadre per oltre 4 giorni, le fiamme e i fumi dell’incendio furono poi domate soltanto con l’arrivo di un mezzo cingolato dei Vigili che dovette arrivare dalla Calabria per indisponibilità dello stesso in tutta la Campania. Ad oggi i Vigili del Fuoco sono ancora impegnati con una squadra ogni giorno per evitare lo sprigionamento dei fumi tossici dai cumuli di rifiuti che sono stati sotterrati e spenti per soffocamento. Questa volta sembra siano andati a fuoco anche i resti dei rifiuti combusti dell’incendio che coinvolse lo stabilimento nel 2012, rifiuti inceneriti mai rimossi dal sito, la loro presenza fu certificata da un sopralluogo del 2014 dell’ARPAC. La stessa Agenzia Regionale per la protezione dell’Ambiente ha scritto in un recente rapporto del 24 Luglio, che sono state riscontrate nell’aria la presenza di benzene, formaldeide e acetaldeide, sostanze classificate come cancerogene di prima categoria, dovute all’incendio dell’ILSIDE. “Il nostro interesse è che i cittadini abbiano risposte e giustizia, e che questa volta vengano anche risarciti. Abbiamo presentato un’interrogazione al Senato che è il frutto di un lavoro molto complesso, durato settimane, una mini inchiesta fatta su documentazione, acquisendo informazioni anche da banche dati, una sorta di operazione verità nel senso che tutti dobbiamo puntare in quella direzione per avere chiaro cosa è successo e come sia stato possibile affinché non si ripeta. Spero che i cittadini possano leggerla con attenzione per capire una volta per tutte come funziona il sistema, che per noi è ormai evidente” – spiega la Moronese che poi continua – “abbiamo tracciato le aziende risalendo sino ai proprietari che in un sistema di scatole cinesi fatto di aziende portate sempre a scioglimento cercano di occultarsi, effettuato una cronologia di tutti i documenti autorizzativi, dal 1987 ad oggi, denunciato il sistema con il quale vengono create probabilmente fittizie fideiussioni che gli permettono di partecipare agli appalti pubblici, grazie all’incapacità o forse complicità delle istituzioni, che rilasciano autorizzazioni senza poi andare a verificarle nel tempo, così i signori della munnezza la fanno franca puntualmente” – nell’interrogazione del M5S la ditta ILSIDE è oggetto di una radiografica completa che porta alla luce anche gli ultimi proprietari, passando per le autorizzazioni che ricevette dall’allora commissario Antonio Bassolino, alla famosa Jacorossi S.p.A. di Roma, ma ci sono anche le aziende di gestione rifiuti ESOGEST e GESIA, quest’ultima coinvolta nello scorso Giugno in una truffa sui rifiuti effettuata a danno dei comuni casertani di Bellona e Vitulazio, sino ad arrivare alla Interfidam, società di Milano che possiede al 98% la Kokio srl che aveva per ultima rilevato l’ILSIDE. Si parla anche del probabile conflitto di interesse che coinvolgerebbe l’avvocato Giovanni Nacca, legale della ditta ESOGEST che ricopre il ruolo di membro dell’Osservatorio Regionale sui Rifiuti della Regione Campania, nominato recentemente dal Presidente di regione Vincenzo De Luca – “ ci rivolgiamo con questa interrogazione ai Ministri dell’Ambiente, della Salute e anche al Ministro dell’Interno, dai quali pretendiamo risposte e azioni, soprattutto azioni fattive per i cittadini e per la loro tutela, noi non ci fermeremo, continueremo a chiedere e a denunciare sino a quando non arriveranno risposte e risultati per il territorio” conclude.
Qui è disponibile il testo dell’interrogazione http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=01040024&stampa=si&toc=no
Qui l’ispezione del M5S durante l’incendio http://www.vilmamoronese.it/spegnere-linferno-tossico-dellilside-brucia-4-giorni-primo-obiettivo-subito-le-responsabilita/6305